Federica Abbate e Lorenzo Fragola: «Siamo due outsider che amano scrivere»
Quando arriva l’estate arrivano le canzoni che hanno il desiderio di diventare tormentoni estivi. E Federica Abbate, la cantautrice ventottenne che si è fatta conoscere negli ultimi anni per aver firmato brani multiplatino di colleghi famosi, sa bene come si “costruiscono” le hit della stagione calda. Basti pensare a Roma Bangkok, Amore e Capoeira, Non ti dico no o l’ultima Jambo tanto per citarne alcune. Brani firmati da lei, per altri. Che, se si sommano a quelli “fuori stagione”, danno ben chiara l’idea di quanto sia diventata, in pochi anni, una delle penne più richieste da molti.
Fiorella Mannoia, Emis Killa, Eros Ramazzotti, Michele Bravi e Francesca Michielin, tra gli altri. Questa volta però ha deciso di provarci da sola con Camera con vista, brano orecchiabile che ha tutte le carte per far da tormentone, senza in realtà averne la pretesa. Uscito il 31 maggio in streaming e digital store, non segue la sua ricetta nota, ma definisce il suo stile. La cifra della cantautrice milanese è infatti personale: lei vuole raccontare un pezzo di sé, come sempre fa nei suoi brani che nascondono paure e fragilità, a differenza di quelli che regala ad altri. Prodotta da Takagi e Ketra, sempre a proposito di nomi che sanno come si costruiscono le hit, per cantarla ha deciso di coinvolgere Lorenzo Fragola, il cantautore siciliano che dalla vittoria a X Factor nel 2014 è passato da Sanremo e tre album, fino all’ultimo, Bengala, lo scorso anno. L’hanno già cantata insieme live nella doppia anteprima di Roma e Milano del “Finalmente… in tour”, il primo tour della cantautrice milanese, che riprenderà in autunno quando uscirà anche il suo primo album. E insieme continueranno a cantarla nei festival estivi, felici di portare in giro una collaborazione che nasce dall’amicizia di due artisti più simili di quel che sembra. E che insieme qui si raccontano (e cantano) sopra il tetto di un bar del parco Sempione, a Milano.
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Lorenzo Fragola: «Adesso che è cambiato tutto»Come è nata la vostra collaborazione?
Federica: «Ho scritto tante canzoni estive, io amo l’estate. A maggio mi sono ritrovata a scriverne una tutta per me, volevo dare il mio personale punto di vista. Appena ho finito di scrivere Camera con vista ho pensato che se l’avessi cantata con Lorenzo sarebbe stata incredibile. Per me ha una delle voci più belle del panorama italiano. Gli ho scritto un messaggio».
Lorenzo: «Federica la conosco da più o meno quattro anni. Eravamo entrambi agli inizi, più giovani e timorosi. Ho ricevuto il messaggio in cui mi diceva che voleva farmi sentire una canzone. Che se mi fosse piaciuta avrebbe voluto cantarla con me. Le ho chiesto se l’avesse scritta lei. Mi ha detto sì, ho accettato di cantarla ancora prima di sentirla».
Siete amici?
Lorenzo: «Ci vogliamo bene, non è scontato. Ci stimiamo dal punto di vista artistico ma abbiamo una confidenza che con molti altri non capita. Proviamo senza filtro, se lei mi invita al suo concerto, io le scrivo “a che ora vengo?”».
Che pezzo è Camera con vista?
Federica: «Non mi piace pensarla come hit estiva, ho voluto utilizzare il mio linguaggio cantautorale per parlare delle mie paure e paranoie, ma in modo leggero. Avevo bisogno di esprimermi, di scavare dentro di me, cosa che non faccio quando scrivo per altri, perché lo faccio già pensando a un’altra persona. Nei miei pezzi, ti racconto la mia vita perché parlo proprio di me. Non lo posso fare con gli altri, non ci può essere la parte più profonda di me. Ecco, qui non volevo pensare alla parte commerciale, ma solo a quello che avevo da dire».
Lorenzo: «Quello che Federica si è guadagnata nel corso degli anni è lo status di cantautrice credibile, in tutto quello che fa. Ha una sua identità, si sente il pathos in quello che scrive. Forse per questo, negli anni, è stato facile per tanti artisti riuscire ad abbracciare la sua musica. È personale, ma allo stesso tempo pop, nel senso di popolare, efficace. Appena ho sentito la canzone l’ho riconosciuta come estiva, senza però sentirci quell’aspetto paraculo, che io per primo ho usato nelle mie, di canzoni estive. Camera con vista può essere estiva, ma può anche non esserla. Perché non c’è l’estate nella canzone. È solo una sensazione»
La suonerete in giro?
Federica: «Spero ci saranno molte opportunità di farlo insieme. Amiamo molto questo brano».
In cosa siete simili?
Lorenzo: «Magari non sembra, ma chi ci conosce sa che siamo entrambi molto timidi e riservati. Per molto tempo abbiamo avuto in comune la volontà di concentrarci totalmente e quasi esclusivamente sui contenuti. Su quello che volevamo dire più che su come ci dovevamo presentare. Siamo entrambi outsider».
Federica: «Sì, un po’ fuori luogo. Entrambi a disagio, anche se in modo diverso. Quello che sento in comune con lui e per cui lo sento vicino è il lato umano, il bisogno di essere veri e di esprimerci scrivendo, di essere onesti senza filtri. Anche con le nostre paranoie».
Federica, che bilancio fa del suo percorso fin qui?
Federica: «Io sono partita dalla scrittura delle canzoni, ho scelto la strada difficile per arrivare ad avere la possibilità di esprimermi in prima persona. Non ho fatto nessun talent. Quello che sta succedendo arriva quindi passo dopo passo e mi riempie di gioia. Mi sta passando la paura. Quando sei abituato a scrivere non pensi a come ti vesti o come vieni in foto. All’inizio è stato complesso ma poi ho iniziato anche a divertirmi, nel mostrarmi, usando i social. È stato Marracash a dirmi di aprire Instagram. “Così ti taggo” diceva. Io neanche sapevo che cosa intendesse. Oggi ho capito che è un modo anche quello di creare contenuti. Di condividere. All’improvviso ho capito che non ero più sola. Mi sono sentita accettata. Ma la gioia di rompere il muro digitale nei live, di condividere me stessa con le altre persone, non ha paragoni».
Lorenzo, non avrebbe avuto voglia di “tornare” da solo?
Lorenzo: «In realtà stavo preparando un singolo estivo per i fatti miei. Sapendo però che avrei dovuto confrontarmi con i vari tormentoni e le radio. Non era il momento giusto. Quando Federica mi ha chiesto di partecipare alla sua canzone ho pensato fosse perfetto. Continuerò a scrivere i miei brani, il nuovo album arriverà. Ma non so ancora quando. E non so neanche se ho voglia di calcolarlo. Quando avrò un pezzo, uscirà».
I vostri fan come hanno reagito?
Lorenzo: «Hanno visto la convinzione che ci abbiamo messo, sanno che ci teniamo. Nessuno dei due prevale sull’altro e questo è stato apprezzato. La canzone ha un’unica voce. Speriamo funzioni, ma mi è già successo in passato che molti pezzi non abbiano ricevuto subito una calda accoglienza e poi siano diventati quelli che sono stati apprezzati di più».
Federica: «Sono felici di averci visto insieme. Mi ha riempito di gioia».
I vostri percorsi iniziali sono molto diversi. Lorenzo arriva da un talent, Federica è autrice. Eppure vi accomuna anche una capacità di andare avanti, nonostante alcune delusioni (come ad esempio un tour mancato per Lorenzo o un Sanremo Giovani da favorita, senza vittoria, per Federica). Come le affrontate?
Federica: «Be’, dopo Sanremo Giovani ho scritto un pezzo, Quando un desiderio cade. Dico “allora tu esprimi nuove stelle”. Capita a tutti di vedere che qualcosa va storto. Ma l’importante è continuare a desiderare qualcosa di nuovo».
Lorenzo: «Io non capisco come supero le delusioni. A volte le prendo male, perché mi rimettono in discussione. Soprattutto quando sono lavorative e penso che avrei potuto o dovuto fare qualcosa di diverso. Ma poi vado avanti. Di certo rimango peggio quando la delusione è sul piano personale».
Insieme avevate già lavorato a D’improvviso, un brano di Lorenzo. Scriverete ancora insieme?
Federica: «Ci siamo conosciuti con quella canzone. Mi auguro che ne faremo altre».
Lorenzo, (ridendo): «Lei ancora non lo sa, ma avrò molto bisogno del suo aiuto per le mie nuove canzoni».