Brasile, il no dell’Unicef alla sfilata dei bambini orfani per essere adottati
«Adoção na Passarela» significa «Adozione in Passerella» ed è il titolo di una manifestazione avvenuta in Brasile e immediatamente condannata in patria e fuori. A sfilare sono stati bambini in attesa di adozione, il pubblico era formato dalle famiglie in lista per accoglierli a casa che potevano scegliere il preferito nella sfilata. Questo è successo nello stato del Mato Grosso per scelta dalla commissione locale per le adozioni.
Secondo il presidente della commissione, Tatiane de Barros Ramalho, era una buona idea per presentare le iniziative dell’associazione e i bambini adottabili. «Benvenuti alla nostra serata speciale: la passerella è aperta!» ha spiegato.
A sfilare sono stati una ventina di bambini, dai 4 anni in su. Quelli già troppo grandi per essere preferiti nelle scelte delle famiglie che vogliono adottare. C’è chi ha sfilato con i fratelli e chi con gli amici. Sono stati presentati uno a uno.
Il centro commerciale in cui era ospitata l’iniziativa si è dissociato non appena ne ha scoperto i motivi e anche le autorità locali hanno giudicato negativamente l’iniziativa. Secondo gli organizzatori invece i ragazzi sono stati lasciati liberi di scegliere e hanno vissuto come un gioco l’iniziativa: «Si tratta di ragazzi con un’autostima molto bassa, perché sono stati abbandonati dai loro genitori naturali».
Un no netto è invece arrivato dall’Unicef che «ripudia questo tipo di iniziativa in cui bambini e adolescenti sono esibiti». Per l’associazione delle Nazioni Unite che si occupa di infanzia «la cosa è particolarmente grave perché i bambini sono mostrati come oggetti agli adulti».
I media locali hanno parlato di «mercato degli schiavi» anche perché i bambini erano presentati con i loro abiti migliori e le loro storie erano raccontate dagli speaker come si descrivono i vestiti nelle sfilate di bassa lega. Come fossero oggetti da piazzare.