Volley femminile, Europei 2019: Serbia favorita contro l’Italia. Boskovic e Mihajlovic micidiali, solidità e continuità i punti di forza
Campionesse del Mondo e Campionesse d’Europa. Questa è la Serbia, semplicemente la squadra più forte a livello internazionale, la Nazionale di volley femminile che ha dominato le ultime due stagioni e che ha complessivamente espresso il gioco migliore in ogni evento a cui ha preso parte (non bisogna dimenticarsi dell’argento conquistato alle Olimpiadi di Rio 2016 quando soltanto la Cina riuscì a fermare l’avanzata delle slave). Una vera e propria corazzata che parte con tutti i favori del pronostico quando scende in campo, un’autentica armata difficilmente battibile e che sarà la candidata al successo anche nella semifinale degli Europei che giocherà sabato pomeriggio (ore 16.00) contro l’Italia: le azzurre sono consapevoli che dovranno compiere una vera e propria impresa per riuscire ad avere la meglio contro la compagine guidata da coach Zoran Terzic.
Le ragazze del CT Davide Mazzanti, reduci dalla durissima battaglia contro la Russia nei quarti di finale, sono chiamate alla rivincita della Finale degli ultimi Mondiali: da praticamente un anno la nostra Nazionale sperava di incrociare nuovamente sulla strada la Serbia che lo scorso ottobre spense i sogni di gloria nell’atto conclusivo di Yokohama soltanto al tie-break e finalmente l’occasione è arrivata, la chance della rivalsa è servita su un piatto d’argento e mette in palio la qualificazione alla finale della rassegna continentale che l’Italia non gioca dal trionfale 2009. L’Italia sembra essere un gradino sotto alle Campionesse del Mondo che stanno giganteggiando in lungo e in largo esprimendo un gioco spumeggiante, incisivo, tonico, coriaceo e tecnicamente impeccabile ma è innegabile che il nostro sestetto cercherà di controbattere colpo su colpo alle rivali provando anche ad approfittare di alcuni errori degli avversari che si spera possano arrivare nel corso dell’intera partita.
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La Serbia si distingue per il suo solido gioco in attacco, per un cambio palla impeccabile, per un muro granitico e per un servizio che è in grado di fare male in ogni frangente ma anche la fase difensiva è tutt’altro che pessima: praticamente non hanno punti deboli, almeno all’apparenza perché la sensazione è che se dovessero trovarsi in una bagarre punto a punto allora potrebbero pagare qualcosa dal punto di vista psicologico. Le detentrici del trofeo, capaci fino a questo punto di vincere il girone davanti alla Turchia e poi di surclassare Romania e Bulgaria nella fase a eliminazione diretta, si affidano in particolar modo alla fuoriclasse Tijana Boskovic (micidiale schiacciatrice mancina ritenuta una delle giocatrici più forti al mondo al pari di Paola Egonu) e all’opposto Brankica Mihajlovic (braccio potentissimo in forza al Fenerbahce). Attenzione poi alla bella regia di Maja Ognjenovic che può insistere anche sulle solidissime centrali Stefana Veljkovic (quest’anno a Novara) e Mina Popovic oltre che sul secondo martello Bianka Busa (ormai preferita a Bojana Milenkovic), il libero è Silvija Popovic che non è uno dei punti di forza.
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Foto: CEV