Bosnasco, la banda delle sale slot ha colpito ancora
BOSNASCO. La banda delle sale slot ha colpito di nuovo: la scorsa notte è stata presa di mira la «Divina» al Cardazzo di Bosnasco. E’ il quarto colpo in un mese, due furti e altrettante rapine, messo a segno ai danni di sale giochi gestite da cinesi. La banda, probabilmente sono entrate in azione le stesse persone, ha messo a segno l’ultimo colpo al Cardazzo .
Ecco la ricostruzione del furto messo a segno verso le tre della scorsa notte. I banditi, tre persone incappucciate vestire di nero, hanno forzato la porta d’ingresso. Probabilmente erano pronti a tutto: se il titolare fosse rimasto all’interno l’avrebbero immobilizzato e minacciato con le asce come avevano fatto, due notti prima, al Tornello di Mezzanino.
Tre incappucciati
Gli incappucciati (inquadrati dalle telecamere della videosorveglianza) sono entrati nella sala slot e, dopo essersi resi conto che non c’era più nessuno, sono entrati in azione. Gli obiettivi della gang sono sempre le macchinette cambiamonete perchè all’interno resta sempre una discreta quantità di denaro contante.
Via con il cambiamonete
La tecnica è la solita: le sollevano e scappano con tutto il cambiamonete. E così hanno fatto anche al Cardazzo. I banditi l’hanno sollevata e, sempre inquadrati dalle telecamere, hanno messo la macchinetta all’interno di un Suv parcheggiato vicino all’ingresso. La vettura era stata rubata qualche giorno prima. Poi la fuga completamente indisturbati. Gli scassinatori in un luogo sicuro hanno poi forzato il contenitore del denaro da dove avrebbero prelevato circa duemila euro in contanti.
Il furto è stato scoperto alcune ore dopo e il titolare non ha potuto far altro che chiedere l’intervento dei carabinieri. Una pattuglia è intervenuta al Cardazzo per eseguire i primi rilievi. I militari non hanno potuto far altro che esaminare le immagini della videosorveglianza ma il lavoro non ha portato a risultati concreti. Tutti i banditi della sala slot avevano i volti coperti (calzavano anche i guanti per non lasciare impronte) ed il riconoscimento è praticamente impossibile. In genere la banda per raggiungere gli obiettivi utilizza automobili rubate.
Le indagini sono in corso e la vigilanza notturna sarà potenziata soprattutto in Oltrepo. Tre colpi su quattro sono stati messi a segno nello stradellino dove, probabilmente, la banda ha una via di fuga più facile rispetto ad altre zone della provincia. I rapinatori sono sempre molto informati sulle abitudini dei gestori e non è da escludere che agiscano su indicazione di qualche basista.