Un colpo a ogni Pasqua questa volta hanno portato via la pecora
foto da Quotidiani locali
TROMELLO. Un furto di animali all'anno, sempre alla vigilia di Pasqua e sempre nello stesso posto. Per tre anni consecutivi le “vittime sacrificali” dei ladri sono state tre caprette, una ogni anno. Questa volta è toccata a Dolli, l'ultima pecora rimasta. I ladri tagliano la rete di recinzione dei laghetti Gemini nella campagna di Tromello, sempre nello stesso periodo, per dare la caccia ad animali che probabilmente finiscono poi su qualche tavola imbandita nel pranzo di Pasqua.
A Tromello, da tempo, nell'area verde Gemini si danno convegno da primavera sino all'autunno molte famiglie per pic-nic e pomeriggi di relax. E gli animali che in questa area vivono (anatre, caprette, conigli) sono diventati amici di schiere di bambini, come fosse una sorta di fattoria didattica. Ma da quattro anni ormai, sempre alla vigilia delle feste pasquali, ecco l'immancabile furto.
Prima sono sparite le tre caprette che pascolavano tranquille nell'area verde; la scorsa settimana è toccato a Dolli, l'unica pecora rimasta. Il volontario della Pro loco di Tromello che gestisce i laghetti Gemini, Michele Contini, è quasi disperato: «I ladri hanno tagliato la rete metallica sul retro della nostra oasi e per catturare gli animali che poi finiscono, quasi certamente sulle loro tavole in occasione delle feste pasquali. Una gran brutta sequenza di furti».
Gli anni passati è toccato, una alla volta, alle tre simpatiche caprette domestiche che sgambettavano nell’area dei laghetti Gemini. Finita la scorta di capre, è ora toccato all'unica pecora del centro.
Nel perimetro dell’area verde ci sono allarmi e telecamere di videosorveglianza, ma non sono bastati. I ladri hanno scelto, per praticare il varco nella recinzione, un tratto “scoperto” dal sistema. Sembra che abbiano agito di notte mettendo a segno il colpo che ha portato alla sparizione della povera Dolly. In paese e nei dintorni è tanta la rabbia che serpeggia per questo ennesimo colpo; tanti i messaggi di solidarietà giunti anche via social al gestore da parte delle famiglie frequentatrici.
«Apprezziamo i tanti messaggi che ci sono arrivati e che, con noi, lamentano questi “furti pasquali” – sottolinea Contini –. È comunque certo che nella nostra oasi non terremo in futuro altri animali da compagnia a cui tutti si affezionano, specie i bambini, per poi vederceli sottrarre impunemente da persone senza scrupoli». —
PAOLO CALVI