Il diktat di Di Maio: "Berlusconi fuori dal governo"

Un "contratto di governo" tra Moviento Cinque Stelle e uno tra Lega o Partito democratico, ma con Forza Italia fuori da Palazzo Chigi.Sarebbe questa la proposta che Luigi Di Maio è pronto a portare giovedì al Quirinale, quando il suo gruppo parlamentare incontrerà Sergio Mattarella per le consultazioni in vista della formazione del governo. Prima però il capo politico del M5S ha deciso di testare la reazione dei partiti, rivelando la sua idea nella puntata di Di Martedì che andrà in onda stasera su La7.Un'ipotesi che ha però già raccolto il "no" delle altre forze politiche. "Forza Italia rappresenta quasi 5 milioni di elettori ed è il cuore della coalizione di centrodestra che ha vinto le elezioni", ricorda la vicepresidente della Camera Mara Carfagna (FI), "Non sarà Di Maio a dividere ciò che gli elettori hanno unito. Diciamo no a veti e a egoismi che rappresentano un infantilismo politico. Qualunque soluzione di governo che escluda Forza Italia o il centrodestra rappresenterebbe un tentativo di calpestare la volontà democratica e sarebbe inaccettabile perché ignorerebbe la volontà di qualche milione di elettori. I veti del M5S sono inaccettabili".E la poposta è stata ritenuta "irricevibile pure dal Pd: "Il Pd, coerentemente con le decisioni assunte in direzione, dirà al presidente Mattarella che non siamo disponibili ad alcun governo che abbia Di Maio o Salvini come premier", ha ribadito il capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci, "La proposta del leader 5 stelle è ovviamente irricevibile".