Primo giorno di crisi, che succede oggi
Tutto in alto mare ma siamo solo all’inizio della partita. Unica ipotesi in campo governo Pd-M5S
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Crisi di governo, giorno 1. In una crisi che avrà tempi relativamente brevi – questo è l’orientamento del Quirinale – è molto importante ogni ora, ogni passaggio, ogni riunione. Vediamo gli appuntamenti di oggi.
Ore 11, Direzione del Pd
Al Nazareno la riunione dell’organismo dirigente del Partito democratico servirà per confermare la linea già fissata da Nicola Zingaretti: o un governo di legislatura, o comunque di respiro, o elezioni.
Un esecutivo che duri non potrà che essere un governo politico sulla base di un’intesa fra Pd, M5s, LeU e altre forze parlamentari. Un governo di forte profilo e di discontinuità. Dunque niente governi tecnici, o di transizione o simili. Si può provare a farlo, se nel corso dei prossimi giorni la proposta acquisterà forza. Altrimenti, niente pasticci: si va al voto.
Questa linea è larghissimamente accettata da tutte le componenti del Pd. È nota la contrarietà di Carlo Calenda.
Nel pomeriggio via alle consultazioni di Mattarella
Il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, non trovandosi a Roma, verrà sentito telefonicamente.
Alle 16 salirà al Colle la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Alle 16.45 il presidente della Camera Roberto Fico.
Alle 17.30 il gruppo parlamentare “Per le Autonomie (Svp- Patt, Uv)” del Senato.
Alle 18 il gruppo parlamentare Misto del Senato.
Alle 18.30 il gruppo parlamentare Misto della Camera.
Infine alle 19 il gruppo parlamentare “Liberi e Uguali” della Camera.
(Tutti gli alti gruppi verranno ricevuti dal capo dello Stato nell’intera giornata di domani).
Contatti fra le forze politiche
Qui nulla di ufficiale, ma è chiaro che per tutta la giornata si incroceranno telefonate e contatti fra i protagonisti di questa stranissima crisi.
A quanto scrivono oggi i giornali, sarebbero in corso contatti fra Pd e Cinque Stelle, mentre a destra regna lo stordimento della Lega, dopo la terribile giornata di ieri per Salvini, e l’attendismo di Forza Italia, percorsa da una discussione sotterranea sul da farsi (appoggiare, è come, un eventuale governo Pd-M5S? Restare attaccati a Salvini?). Mentre a Giuseppe Conte per ora non resta che stare a guardare, nella (sua) speranza di tornare in pista come possibile premier (ma il Pd non gradisce l’ipotesi). Assolutamente impossibile la riesumazione del cadavere gialloverde seppellito ieri in diretta tv.
Tutto in alto mare, dunque, ma siamo solo all’inizio della partita.
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