«Buongiorno, mamma»: nel cast c’è anche Domenico Diele (e scatta la polemica)
A sei anni da La felicità è un sistema complesso, l’ultimo film che lo ha visto protagonista insieme a Valerio Mastandrea e a Giuseppe Battiston, e a quattro da 1993, la serie Sky Original che lo ha visto nel ruolo di Luca Pastore, Domenico Diele torna davanti alla macchina da presa. Insieme a Raoul Bova, a Maria Chiara Giannetta, a Serena Autieri e a Erasmo Genzini, Diele è, infatti, uno dei volti di Buongiorno, mamma, la nuova fiction di Canale 5 diretta da Giulio Manfredonia che vede l’attore nei panni del vicequestore Vincenzo Colaprico, ruolo che segna il suo ritorno in televisione dopo il drammatico incidente del 24 giugno 2017 nel quale ha perso la vita Ilaria Dilillo, una donna di 48 anni investita con il suo scooter mentre rientrava a casa.
All’ospedale di Salerno, Diele risultò positivo a oppiacei e cannabinoidi, oltre che senza patente, sospesa nei sei mesi precedenti. A fine 2020, con la pronuncia della Cassazione, è diventata definitiva la condanna per omicidio stradale che ha previsto 5 anni e 10 mesi di reclusione non impedendo, tuttavia, all’attore senese di accettare il ruolo offertogli da Lux Vide, la società di produzione di Buongiorno, mamma che ha diramato una nota stampa proprio per fare chiarezza sul coinvolgimento di Diele nella fiction: «In merito ad alcune richieste pervenute da organi di stampa, Lux Vide precisa che Domenico Diele è stato scritturato come attore da persona libera e non ancora condannato definitivamente a scontare la pena».
«La Costituzione Italiana sancisce il principio di non colpevolezza fino a definitiva sentenza di condanna, intervenuta in un momento successivo alle riprese della serie. Domenico Diele, inoltre, è un bravo attore ed è stato scelto perché ritenuto idoneo ad interpretare il ruolo. In ogni caso Lux Vide crede nel valore riabilitativo della pena previsto anch’esso dalla Costituzione italiana (art. 27, co. 3)». Al momento la famiglia Dilillo non ha commentato.