La Scala di Milano si impegna per le donne: più inclusione e stipendi uguali ai colleghi
Non quote rose, ma un impegno per la parità di genere. È la Scala di Milano a impegnarsi per l’eguaglianza: stessi stipendi per uomini e donne e un codice di comportamento a tutela della dignità delle lavoratrici. Dovrebbe essere pronto prima dell’estate e permettere la valorizzazione delle dipendenti e delle artiste.
Il sovrintendente Dominique Meyer ha spiegato che il teatro deve approfittare di un momento come quello del Covid anche per «mettere diverse cose a posto». «Dobbiamo far capire alle giovani che se hanno talento, avranno una chance», ha spiegato all’Ansa.
Secondo il sovrintendente della Scala sono già stati fatti passi avanti perché non ci sono più resistenze nelle orchestre quando a dirigere è una donna. Sarà una donna, Susanna Mälkki, la direttrice del prossimo concerto in streaming dell’orchestra della Scala il 23 aprile. Dovrebbe arrivare anche Speranza Scappucci e un balletto coreografato da Natalia Horecna. Proprio la danza è un settore in cui le donne hanno poche possibilità fuori dal palco, come creatrici di spettacoli. Fra le ipotesi anche l’opera di una compositrice, l’austriaca Olga Neuwirth.
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Le artiste sono noi: l’emancipazione (inclusiva) raccontata attraverso le opere di 12 grandi donneAlla Scala ci sono solo due donne nel comitato di direzione. «Non possiamo mandare via gli uomini che ci sono ora, ma quando ci sarà un posto libero, possibilmente la presenza femminile aumenterà nella gerarchia», ha aggiunto.
Il codice di comportamento è in corso di redazione da parte di tre donne di diversi settori del teatro incaricate di fare una raccolta di informazioni sulla situazione attuale compresa la questione #MeToo visto il caso dell’Opera di Zurigo dove il direttore Michael Fichtenholz si è dimesso a gennaio pare per una questione di molestie. «Questo momento del Covid serve per mettere diverse cose a posto e penso che sia necessario un lavoro sull’equità uomo/donna, sui salari, sul trattamento professionale» ha spiegato Meyer.
Il tutto prima dell’estate per la quale la Scala è pronta a portare se stessa in città. «Musicisti, coristi e ballerini in vari luoghi della città».