I funerali del principe Filippo, la cerimonia
I funerali di Filippo si sono svolti così come il principe ha richiesto. La banda dei Granatieri, il corteo guidato dai parenti, in coda le cinque persone che, tra privato e professionale, più gli sono state vicino. Ogni dettaglio, nella cerimonia funebre che, sabato 17 aprile, ha portato la famiglia regale a raccogliersi, una volta ancora, nella Cappella di San Giorgio, all’interno della tenuta di Windsor, è stato riflesso delle ultime volontà del Duca di Edimburgo, morto il 9 aprile scorso a 99 anni. Filippo ha chiesto che gli elementi che in vita più gli sono stati di conforto animassero il suo estremo saluto alle cose del mondo. E così è stato.
Un colpo di cannone ha decretato l’inizio del funerale, poi il lungo fischio dei marinai della Royal Navy. Il feretro, trasportato dall’amata Land Rover verde, è stato sollevato dai Royal Marines e un minuto di silenzio ha preceduto il suo ingresso nella Cappella di San Giorgio. L’Inghilterra ha pianto, taciturna. Kate Middleton, di nero vestita, ha tenuto il mento alto, mentre Elisabetta II, arrivata a Windsor su una Bentley scura, è sembrata vacillare, piegata dal dolore e dall’età. «Siamo stati ispirati dall’incrollabile lealtà di Filippo alla Regina, dal suo servizio alla nazione e al Commonwealth», ha cominciato l’arcivescovo di Canterbury, alle cui parole ha fatto seguito la preghiera dei marinai. Una prima lettura dall’Ecclesiastico ha cadenzato il rito, mentre le telecamere hanno indugiato sul volto dei familiari. Edoardo, la principessa Anna, la Regina e i suoi nipoti, protagonisti loro malgrado dell’intera cerimonia funebre.
Più volte, l’occhio mediatico ha cercato il volto del principe Harry. Più volte, si è soffermato su quello del principe William, stretto al fianco della moglie. I due, però, non si sono mai rivolti un solo sguardo, e il rito è proseguito. Senza sermone, senza elogio, così come Filippo ha voluto. Il funerale del Duca di Edimburgo si è chiuso con la lettura delle onorificenze ricevute. Poi, le cornamuse, l’Ultima Assegnazione dei Royal Marines, la Cavalleria. Da ultimo, la benedizione del decano e l’inno inglese. God save the Queen ha risuonato per la Cappella di San Giorgio e i presenti, uno in fila all’altro, hanno lasciato la chiesa, destinati alla sepoltura privata del principe Filippo.