Massimo Ghini: «Mio figlio di 25 anni ricoverato per Covid»
Ansia e preoccupazione per Massimo Ghini. Negli ultimi giorni, infatti, il terzogenito dell’attore romano è stato ricoverato a causa del coronavirus: «Mio figlio di 25 anni (che dovrebbe quindi essere Leonardo, ndr) è stato in ospedale per una polmonite bilaterale da Covid», ha raccontato all’agenzia AdnKronos, rivelando anche il contesto in cui il ragazzo pare abbia contratto la malattia. «Tutto è nato da un assembramento».
«Mio figlio e un gruppo di suoi amici avevano deciso di incontrarsi in una casa perché non ne potevano più: così hanno fatto tutti il tampone rapido, ma evidentemente non è servito a nulla». Alla scoperta della positività, la decisione di un controllo più approfondito: «Lui diceva di sentirsi bene, ma dopo aver consultato il nostro medico di fiducia lo abbiamo portato di corsa in ospedale». Decisione rivelatasi fondamentale.
Lì, infatti, è arrivata la diagnosi e – per fortuna – anche le cure che hanno portato gli effetti sperati: «Ora sta meglio, nonostante sia ancora positivo. Si trova in un Covid-hotel dove sta continuando il suo periodo di quarantena». La prova quindi che l’emergenza non è ancora rientrata: «Il virus non colpisce solo gli anziani, è diventato più pericoloso», aggiunge Ghini. «La politica deve occuparsi in primis della pandemia».
Tra l’altro l’attore, già alcuni mesi fa, aveva vissuto l’Odissea della figlia che non riusciva a rientrare in Italia da Londra: «Ci siamo meravigliati del comportamento superficiale della Gran Bretagna rispetto a questa problematica», afferma Ghini, che è papà di quattro figli, i gemelli Camilla e Lorenzo, nati nel 1994 dalla relazione con Federica Lorrai, poi Leonardo (25, appunto) e Margherita (21) avuti con Paola Romano.
«Mia figlia studia in Inghilterra e, dato che laggiù restava tutto aperto, è andata nel panico perché vedeva cosa stava accadendo in Italia», ha detto l’attore mesi fa durante un’intervista in tv. «Quando la questione ha cominciato ad espandersi in Europa, ha avuto la coscienza di mettersi in quarantena, seguendo i nostri consigli. Poi, con grande fatica, siamo riusciti a trovare un biglietto aereo per farla rientrare a casa».
Adesso Ghini è in attesa che si concluda per il meglio anche la sua seconda disavventura familiare dell’era-Covid.