Ame: «Cara scuola, vorrei che tu fossi fiera di me»
Cara scuola, credo sia giunto il momento di dirti come sto realmente: ho sempre pensato che essere adolescenti fosse faticoso, ma non credevo fino a questo punto. Giunte al quinto anno di questa relazione, la quantità di stress che la morbosità del nostro rapporto mi causa potrebbe essere paragonabile a quella dei pazienti di un ospedale psichiatrico, e il timore di non essere abbastanza per te mi terrorizza sempre di più. Vorrei che tu fossi fiera di me, vorrei poterti mostrare ogni giorno risultati eccellenti, ma è davvero difficile vivere questa vita.
Sai anche tu che dovrei poter vivere anche al di fuori della nostra relazione, ma quest’anno, tra l’incredibile pandemia che mi ha letteralmente scaraventata in un film apocalittico e la pressione dovuta all’imminente fine del nostro rapporto, è davvero difficile sentirmi un’adolescente: i miei normali aperitivi da giovane consistono ormai in una tazza di caffè poggiata sulla scrivania, accanto al malloppo di appunti che ogni giorno scrivo.
Sei perennemente nella mia testa, occupi gran parte dei miei pensieri, sfortunatamente non in modo piacevole, perché la mia mente si divide ogni giorno fra i problemi che ho con te e quelli che ho come adolescente. La nostra relazione sta diventando sempre più tossica, ormai mi spaventa sempre di più fallire di fronte te, ma non posso lasciar perdere tutto dopo cinque anni che siamo assieme e ad un passo dal vero inizio della mia vita.
Cara scuola, mi hai cresciuta, acculturata, mi hai insegnato milioni di cose, ma mi hai anche regalato centinaia di ansie, paure e dubbi. Sono consapevole che non mi hai costretta tu a rinchiudermi in casa, ad impedirmi di vedere chi amo, a farmi temere di non poter tornare alla normalità, ma tu hai accentuato queste mie piccole paranoie, rendendole dubbi esistenziali, così grandi che ogni giorno vorrei lasciar perdere tutto, nonostante le enormi fatiche fatte per te.
Vorrei solo che tu potessi consolarmi un minimo, farmi sentire protetta, tranquilla, vorrei che tu potessi dirmi che ce la posso fare, che andrà tutto bene, che manca solo un ultimo sforzo, ma l’unica cosa che riesco a sentire nella mia testa è «al di fuori di queste pareti la vita è ancora più dura».
Nonostante tutto, ti sono grata, mia cara scuola, perché se supererò questi ultimi mesi con te, potrò affrontare la vita. Mi hai insegnato che le sfide vanno accettare, che un commento negativo non deve demoralizzarmi ma spronarmi, che nemmeno i mesi in lockdown possono buttare giù noi giovani, mi hai insegnato a vivere anche le situazioni più frustranti e più faticose.
Quindi grazie scuola, perché nonostante tutto, avrò sempre un bel ricordo di noi.
Ame Liceo Linguistico S. Quasimodo Magenta (MI)
Potete inviare la vostra lettera alla scuola all’indirizzo: lettere@vanityfair.it. Le lettere sono pubblicate nello speciale Cara Scuola, ti scrivo…