Perché non sappiamo più niente di San Patrignano?
Se vai in un bar o per strada o, viste le attuali restrizioni causa covid, l’esperimento vale anche online, e chiedi cosa pensi di Vincenzo Muccioli?, la maggior parte dei presenti ti dirà se era bravo o cattivo, e quasi sempre usando espressioni estreme quali «era un Santo», «era il Male». Troverai posizioni inconciliabili, in abbondante vantaggio una memoria benevola, ma quelli convinti delle sue malefatte saranno inamovibili. La scoperta sta nelle domande successive, quando ti stupirai che gli stessi sostenitori o avversari non sanno null’altro, molti non sanno nemmeno se Muccioli sia ancora vivo o meno, se San Patrignano esista ancora oggi, cosa accadde, quanti morirono, come finirono i processi, qual era la vera posta in gioco. Ricordiamo solo la tifoseria di cui facevamo parte, le motivazioni sono svanite, le storie di uomini e donne si sono sciolte, la memoria si è cristallizzata in pregiudizio.
Non sappiamo più niente di San Patrignano, la più grande comunità di recupero per tossicodipendenti in Europa, fondata da Vincenzo Muccioli alla fine degli anni 70, in un paesino poco fuori Rimini, Coriano. Ed è un peccato perché è una storia attualissima, utile, sul potere degli uomini, delle sostanze, della fede o del bisogno di averne una, della politica, della famiglia e dell’ambiguità. Una storia sul nostro bisogno atavico dell’uomo forte che risolve lui senza farci sapere troppo. Una storia che spiega l’Italia e che non è mai stata raccontata dall’inizio alla fine, forse nella speranza che nessuno facesse troppe domande.
La memoria collettiva è ciò che da conviventi dello stesso suolo ci rende comunità, popolo, italiani. In un momento in cui siamo divisi su tutto in tifoserie che sanno solo urlarsi reciproche accuse senza nemmeno più sapere su cosa stiamo litigando, guardarsi indietro per scoprire sulla nostra pelle quanto questo atteggiamento sia miope e infine dannoso, mi sembra utile.
Per due anni e mezzo con Gianluca Neri e Paolo Bernardelli abbiamo costruito e scritto e immaginato e riscritto e infine – con la regia di Cosima Spender -realizzato Sanpa – Luci e tenebre di San Patrignano, una docuserie in 5 episodi disponibile su Netflix.
Ora sono solo curioso di sapere cosa ne pensate tutti voi, perché questa storia parla di molto altro, senza timore per la complessità e chiedendo il vostro pieno coinvolgimento. Buona visione.
(Carlo G. Gabardini, attore e autore, scrive e recita per teatro, cinema, tv e radio. Ha scritto la docuserie SanPa Luci e Tenebre di San Patrignano).