Dal telefono alla luce, 7 consigli per risparmiare sulla bolletta
Le temperature iniziano a scendere, si trascorre più tempo in casa (ancora più di quanto sia necessario per limitare i contagi), in un accavallamento che mescola smart working, tempo libero, intrattenimento e hobby vari, dalla cucina al fai-da-te. E i consumi rischiano di aumentare, andando ad incidere sia sul portafoglio che sull’ambiente.
Come si possono tenere basse le bollette dell’elettricità, del gas, di internet in questa nuova normalità, destinata a durare ancora qualche mese, fatta di lavoro in remoto, didattica a distanza e di una grande quantità di attività ricondotte ai servizi casalinghi? Selectra, il servizio che aiuta a mettere a confronto le tariffe e a gestire i contratti di luce, gas e internet, propone 7 consigli per ridurre gli sprechi e gestire in modo intelligente le bollette.
Anzitutto occorre tagliare gli sprechi di luce. È infatti una buona abitudine accendere le lampadine solo quando è necessario. Inoltre, meglio preferire le luci a Led: consumano circa il 90% in meno delle vecchie alogene e circa il 66% in meno di quelle fluorescenti e durano fino a 50mila ore, ovvero circa 20 anni. L’ideale, dunque, è sostituirle tutte e magari orchestrarne l’accensione in modo intelligente sfruttando le piattaforme come Apple Homekit, Amazon Alexa o Google Home (che vedremo più avanti). Non solo: fate attenzione allo stand-by dei dispositivi elettronici: è il caso dei desktop, per esempio, o dei televisori che, essendo collegati ai telecomandi, mantengono costantemente attiva la ricezione del segnale in attesa di nuovi input, o delle stampanti, che negli ultimi mesi sono state spostate dagli uffici alle case per venire incontro alle esigenze dello smart working. Secondo uno studio di Selectra e Midori, è uno spreco che – per una casa di 150 mq, con un contatore dell’energia elettrica di 4,5 kW e un consumo di 3.800 kWh/anno – può pesare fino a 100 euro all’anno.
Infine, quando si lavora da casa, si deve tenere presente che attivare il salvaschermo non serve a risparmiare energia. Gli screensaver nacquero infatti con l’intento di salvaguardare i pixel, non di risparmiare energia. Meglio quindi spegnere del tutto i dispositivi appena è possibile o metterli in stop, se possedete un computer Apple, o in sospensione, nel caso dei computer Windows.
Ridurre gli sprechi di gas è il secondo accorgimento. Anzitutto ci vuole disciplina: è bene limitarsi ad alzare la temperatura nelle sole stanze utilizzate, chiudendo anche le porte. In cucina invece è buona prassi coprire le pentole con un coperchio per evitare la dispersione del calore e ridurre la temperatura dei termosifoni: usando forno e fornelli i locali tendono comunque a riscaldarsi di 2-3 gradi. Inoltre, può essere utile accorciare il tempo da dedicare alla doccia, per consumare meno acqua – una doccia di 5 minuti ci costa in media ben 80 litri d’acqua – e meno gas.
Oltre agli atteggiamenti, c’è la scelta delle tariffe e delle proposte più convenienti. La necessità di rendere la casa più funzionale passa infatti anche dalla revisione delle forniture di luce e gas, cercando proposte e contratti più adatti alle proprie esigenze. Basti pensare che i clienti domestici che si affidano ancora al servizio di Maggior Tutela dovranno, entro il 2022 e dopo numerosi rinvii, scegliere un fornitore sul mercato libero: può essere un’ottima occasione per valutare già fin da oggi un’offerta adatta alle proprie abitudini di consumo e bloccare un prezzo conveniente. Secondo quanto calcolato dal comparatore Selectra, attivando un’offerta conveniente del mercato libero oggi, una famiglia tipo (consumo 2.700 kWh/anno per la luce e 1400 smc per il gas) residente in Lombardia può risparmiare fino a 57 euro all’anno nella bolletta della luce e fino a 90 in quella del gas, cui vanno aggiunti eventuali servizi extra o premi e buoni di benvenuto che possono alleggerire ancora di più il bilancio iniziale.
Scegliere elettrodomestici di nuova generazione è un’altra scelta improcrastinabile che fa bene al portafoglio e all’ecosistema. Per quanto riguarda i cosiddetti bianchi, sono da preferire quelli più recenti (ma non necessariamente costosi) e con classe energetica A, A+, A++ e A+++. Per la lavatrice ogni salto da una classe a quella superiore (per esempio da A ad A+) comporta una riduzione del consumo di circa il 12% all’anno, mentre per la lavastoviglie di circa l’11%. Invece, un frigorifero di classe A+++ consuma in media il 60% in meno rispetto a un refrigeratore in classe A, che si traduce in un risparmio di circa 30 euro all’anno. State tenendo conto di quanto state risparmiando?
A fronte di un investimento iniziale spesso non indifferente, la domotica permette però di avere sotto controllo tutte le funzioni della propria casa – dal termostato alle luci, fino alle valvole dei termosifoni passando per le tapparelle e tutti i gadget digitali – in una piattaforma per smartphone, da Apple ad Alexa fino a Google. Potremo non solo monitorare anche a distanza i consumi in tempo reale, garantendo la massima efficienza, ma anche gestire in modo più divertente (con la voce) e automatizzato per esempio con gli scenari e le routine i diversi servizi di casa.
Allo stesso modo, un sistema domotico ci consente, attraverso smart plug, di automatizzare lo spegnimento di ciabatte elettriche a cui collegare diversi schermi e computer dei nostri uffici casalinghi tagliando così i costi nascosti dei dispositivi lasciati in standby. Infine la casa intelligente può aiutare anche a risparmiare acqua: un irrigatore smart può arrivare addirittura a percepire la percentuale di umidità dell’aria, decidendo di non annaffiare le piante se i livelli lasciano presagire l’arrivo della pioggia.
Avere una buona connessione internet è vitale sia per rimanere connessi con amici e familiari che per lavorare da casa. O per seguire una lezione online. Ed è spesso uno dei problemi più gravi di divario digitale fra le zone meglio servite in fibra e quelle che ancora lottano per un decente collegamento Adsl. Basti pensare che in Italia i collegamenti veloci al web raggiungono l’84% dei nuclei famigliari, in aumento rispetto al 49% del 2010 ma con profonde differenze: nel Nord e Centro Italia la percentuale di famiglie che possono beneficiare delle linee a banda larga è agganciata nella media europea, superiore all’85%, al Sud, invece, fanno registrare performance tra le più modeste del continente, con la Sicilia al 75%. Per questo è bene scegliere una tariffa internet adatta alle proprie esigenze, sia dal punto di vista economico che della velocità in download ed upload. Per quanto riguarda la linea fissa, bisogna fare attenzione alla trasparenza delle condizioni contrattuali e alla libertà di cambiare gestore. Il risparmio – fino a 120 euro all’anno – è comunque possibile, se si punta a una tariffa che prevede una convenzione con un fornitore di luce e gas – ma solo se si tratta di una partnership molto chiara, le proposte luce+gas+internet con un solo gestore e un canone mensile di solito non sono né trasparenti, né vantaggiose. Alcuni operatori infine propongono offerte combinate per la connessione fissa e quella mobile, che prevedono un risparmio di circa 60 euro all’anno sulla connessione di casa.
Stesso discorso per l’abbonamento mobile, specie oggi che ci si muove un (bel) po’ di meno e forse i gigabyte – che pure servono come l’aria – sono un po’ meno fondamentali nelle nostre vite vista l’onnipresenza delle reti Wi-Fi. Ultimamente le tariffe mobile sono diventate più vantaggiose rispetto a quelle degli scorsi anni, che si aggiravano intorno ai 20-25 euro al mese: oggi le offerte degli operatori virtuali partono da 4-5 euro al mese, e quelle degli operatori storici si sono abbassate di circa 10 euro ogni 30 giorni. È utile dunque informarsi sulla possibilità di aggiornare la tariffa o di cambiare operatore, facendo attenzione alla copertura nella zona più frequentata e alla qualità della rete su scala locale e nazionale e ad eventuali vincoli contrattuali (nel caso dei fornitori più noti spesso occorre mantenere una specifica tariffa per almeno 24 mesi). Oltre al prezzo e alla copertura, è necessario optare per una proposta adatta all’utilizzo che si fa del proprio cellulare, evitando servizi che potrebbero rivelarsi accattivanti, ma inutili: è appunto il caso dei GB illimitati se si utilizza per gran parte del tempo il Wi-Fi di casa.