50 anni dalla nascita di River Phoenix, dietro ai 10 ruoli che lo hanno reso un’icona
«Recitare è come indossare la maschera la sera di Halloween.» Oggi, River Phoenix avrebbe compiuto 50 anni se non fosse morto a soli 23, stroncato da un’overdose di speedball la notte del 31 ottobre 1993. Fratello maggiore di Joaquin Phoenix (ma anche di Rain, Liberty e Summer), l’attore simbolo della Generazione X nasce il 23 agosto 1970 da genitori hippie che allevarono i propri figli secondo i dettami dalla setta religiosa dei Bambini di Dio, per cui i due operavano come missionari. Concepito durante un viaggio in Oregon in una cabina di registrazione, River deve il suo nome al corso d’acqua «della vita» del romanzo Siddharta di Herman Hesse. Destinato a brillare nel firmamento di Hollywood, s’impose all’età di 16 anni nel ruolo di Chris Chambers, adolescente problematico in Stand By Me – Ricordo di Un’Estate dal bestseller di Stephen King. Nel 1989, la prima nomination all’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista grazie alla performance di aspirante pianista figlio di una coppia di ecoterroristi in Vivere in Fuga di Sidney Lumet. Con Belli e dannati (1991) – il controverso cult di Gus Van Sant – nasce il mito di River Phoenix. Nel film in cui recita al fianco dall’amico Keanu Reeves, l’attore ci regala la struggente interpretazione del tossicomane narcolettico costretto a prostituirsi per sopravvivere. Quel Mike Waters con cui condividerà il tragico destino. Parallelamente alla carriera cinematografica, Phoenix è stato anche un musicista, come voce e chitarra della band Aleka’s Attic e dei Blacksmith. L’attore era sentimentalmente legato alla collega Samantha Mathis, con la quale ha condiviso il set in Quella cosa chiamata amore. Molto prima di Leo DiCaprio, River Phoenix – il «James Dean Vegano» – si distingueva come animalista e ambientalista, quando ancora l’essere attivista non era un requisito fondamentale per una star del jet set. Per celebrare quello che sarebbe stato il suo 50esimo compleanno, vogliamo ricordarlo (nella gallery in alto) con i segreti dei 10 ruoli che lo hanno reso un’icona. Dal tunnel della droga in cui finì per calarsi nel ruolo di gigolò tossicodipendente in Belli e Dannati alla verginità perduta sul set di Stand by me fino al pianoforte imparato guardando una videocassetta sul set di Vivere in fuga.