Ludovica Nasti: «Il mio futuro geniale»
Quando chiedo a Ludovica Nasti se abbia sofferto nel lasciare andare Lila, la protagonista de L’Amica Geniale che l’ha fatta conoscere al grande pubblico trasformandola in una piccola star in erba, la risposta è secca, addirittura spiazzante: «Certo, mi ci ero un po’ affezionata, ma ci sono tantissimi altri personaggi che ho interpretato e che interpreterò». La ragazza, che ha tredici anni ed è all’ultimo anno della scuola media, è fatta così: guarda avanti, non rimugina sul passato e si impegna a cambiare pelle come se fosse qualcosa di necessario. E così, dopo aver fatto una piccola comparsata in Storia del nuovo cognome insieme all’ex collega Elisa Del Genio, con la quale ammette di continuare a sentirsi, ed essersi cimentata in un cortometraggio incentrato sulla figura di Anna Frank, nel film Rosa pietra stella di Marcello Sannino e, naturalmente, in Un Posto al Sole, Ludovica ritorna con doppio progetto: Diario geniale, il suo primo libro edito da Fabbri Editori, e la canzone Mamma non è niente, dedicata al tema del bullismo.
«Scrivere il libro non è stato difficile perché ho raccontato la mia vita e la mia esperienza, insieme a qualche messaggio importante che ci terrei a trasmettere come quello contro il bullismo» chiarisce Ludovica al telefono spiegando di voler dare una mano ricordando ai giovani non solo di continuare a credere in loro stessi, ma anche di confidarsi sempre con qualcuno, che sia un genitore o un amico. «Per fortuna il bullismo non l’ho mai provato sulla mia pelle e spero di non provarlo mai» racconta la ragazza convinta che il libro non sia destinato solo a un pubblico di ragazzi, ma anche di adulti, «questa è la cosa più bella». Alla fine del mese di maggio, Nasti è ancora impegnata con la didattica a distanza: dopo gli esami di terza media – la sua tesina sarà incentrata, non a caso, sul Cinema -, si iscriverà al liceo linguistico senza aver avuto modo di godersi le ultime settimane con la sua classe, le amiche e le professoresse. «Sarà dura perché cambierà il metodo di studio, ma insieme c’è anche la curiosità di conoscere un ambiente nuovo e persone nuove». Il linguistico lo ha scelto non solo perché le piacciono le lingue, ma anche perché vorrebbe viaggiare e lavorare all’estero: «Sono già stata a New York, a Los Angeles e a Cannes. Per l’inglese, poi, seguo un corso con un’insegnante privata» insiste Ludovica con il piglio di adulta, ormai abituata a gestire le interviste con il pilota automatico.
Per il suo futuro, naturalmente, vorrebbe continuare a fare l’attrice, che rimane il suo desiderio più grande: «Tutte queste altre cose, dal libro alle canzoni, mi completano e spero che mi potranno servire in futuro». Insieme al sogno di lavorare a Hollywood e di insistere con il calcio – gioca nel ruolo di attaccante, dice che sul campo «mi dimentico di tutto e di tutti» -, il fatto di non riuscire a conciliare i suoi (tanti) impegni con lo studio non sembra preoccuparla più di tanto: «Senza lo studio non penso di poter fare qualsiasi altra cosa. Quando si poteva, andavo a scuola la mattina e giravo di pomeriggio: se una cosa ti piace, il tempo lo trovi e cerchi di farla in qualsiasi modo». Le riprese di Un Posto al Sole, così come tutti i set italiani, si sono fermate, ma la speranza di Ludovica è quella di poter tornare presto a girare – «Si sente molto la mancanza» – e di guardare avanti. Le chiedo se abbia mai pensato a un Piano B, ma lei è perentoria: «Per ora mi concentro sul Piano A». E poco importa se qualche amica si sia allontanata da quando il successo l’ha travolta – «Le più strette sono felici di quello che mi sta succedendo, mentre non penso tanto agli altri»: la Nasti ha ingranato la quinta e imboccato l’autostrada, e guai a chi prova a fermarla.