Da Gattuso alla Pellegrini, gli sportivi giocano la partita della solidarietà
Lo sport italiano è fermo. Anzi no. Lo sport italiano sta giocando la partita della solidarietà. Protagonisti i campioni e i gregari, gli idoli da poster e i professionisti meno noti di oggi e di ieri che in questo tempo sospeso stanno dando il loro contributo. Si danno da fare, non si tirano indietro. Sono davvero tanti gli sportivi impegnati nelle donazioni a ospedali e centri ricerca. «Ringhio» Gattuso – allenatore del Napoli – ha acquistato un’ambulanza per l’ospedale del suo paese, Corigliano-Rossano in Calabria. Federica Pellegrini ha messo all’asta parte dei suoi cimeli sportivi e i vestiti utilizzati a «Italia’s got Talent»: il ricavato sarà devoluto all’ospedale di Bergamo, uno dei presidi più colpiti dall’emergenza Coronavirus. «Anche io nel mio piccolo voglio dare una mano», ha detto la campionessa.
Fanno. E talvolta preferiscono il silenzio. L’azienda ospedaliera «Marche nord» ha comunicato di aver ricevuto un »un generoso contributo» da Valentino Rossi. Fanno. E scendono in strada. Come un ragazzo di 26 anni, si chiama Dimitri Bisoli, milita nel Brescia, è uno dei tanti che giocano in Serie A. Ma è un ragazzo speciale. Dimitri da qualche giorno sta facendo volontariato a Brescia, sta distribuendo cibo e aiuti alle famiglie maggiormente in difficoltà.
Tra i volontari – a Londra – anche Josè Mourinho. Il tecnico del Tottenham – ex Inter – ha trascorso la giornata portando beni di prima necessità agli anziani del suo quartiere. Carlito Tevez – il campione argentino ex Juventus – è cresciuto in un barrio di Buenos Aires – il complicato «Fort Apache» – e non ha dimenticato le proprie origini. L’altro giorno si è messo a disposizione del governo argentino, offrendo un significativo contributo economico per le famiglie meno abbienti. Il campione bolognese Marco Belinelli – guardia della Nazionale e dei San Antonio Spurs – è figlio di un chirurgo e sa bene quanto i medici siano fondamentali in un momento come questo: così ha comprato le apparecchiature per l’Ospedale Maggiore di Bologna, «perché anche da lontano spero di poter aiutare la mia gente», ha detto. Sono tanti gli appelli sui social degli idoli della domenica – da Ronaldo a Chiellini, da Insigne a Immobile – e le stesse squadre di calcio – dalla Juventus al Monza, dalla Serie A alla Serie C – si sono attivate con varie collette di solidarietà.
L’Inter, con Suning International, ha donato alla Protezione Civile 300mila mascherine ad uso medico e altri prodotti sanitari, tra cui indumenti protettivi e prodotti per la disinfezione; i giocatori del Milan sono scesi in campo al fianco dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza, devolvendo un giorno del proprio stipendio.