WhatsApp, ecco il numero per verificare le bufale sul coronavirus
Come fare a capire se un video, un post, un testo che ci arriva su WhatsApp è una bufala o no? Certo, si può cercare online, informarsi, affidarsi ai siti che fanno «debunking», cioè sbugiardano le panzane. Adesso, però, c’è un sistema in più: basta inoltrare quel contenuto che ci lascia perplessi non all’ennesima catena di Sant’Antonio ma a uno specifico numero telefonico. Dall’altra parte ci sono gli esperti fact-checker di Pagella Politica che ormai dal 2008 collaborano con Facebook. E che ora mettono a disposizione le loro verifiche anche per la chat più usata del mondo.
La piattaforma ha infatti appena lanciato un progetto pilota sul mercato Italiano dedicato al fact-checking. Nasce nell’ambito dell’iniziativa di co-regolamentazione voluta dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per affrontare la sfida della disinformazione intorno al coronavirus – sempre estremamente viva fra dietrologismi, complottismi e informazioni artefatte – attraverso le piattaforme digitali.
Inoltrando il contenuto su cui si vuole chiedere una verifica al numero +39 345 6022504 si riceverà una notifica da parte degli esperti di Facta, il nuovo progetto di Pagella Politica. Vocali, testi, video, immagini: se si tratta di materiale falso, i deunker la pubblicheranno sul loro sito www.facta.news, a disposizione di tutti e anche degli operatori dell’informazione.
Non solo: il fact-checker, inoltre, aggiornerà costantemente il suo stato di WhatsApp – equivalente alle storie di Instagram – con le ultime notizie verificate sul Covid-19, che gli utenti potranno così consultare semplicemente salvando la conversazione nell’app. Gli utenti che lo richiederanno potranno anche ricevere, via WhatsApp, un resoconto giornaliero di tutte le notizie verificate da Facta. Ma è evidente che il punto centrale è la possibilità di rendersi tutti protagonisti di un gigantesco e salvifico lavoro di scrematura: se finiamo prigionieri dell’ennesima catena, abbiamo ora un numero a cui chiedere chiarimenti.
Pagella Politica è infatti firmataria dei Poynter International Fact Checking Principles, principi internazionali che regolamentano la verifica dei fatti sulle piattaforme digitali. E, come si diceva, è partner di Facebook in Italia dal 2018, nell’ambito del programma globale di fact-checking dell’azienda solitamente operativo sui post della bacheca.
L’iniziativa su WhatsApp, invece, è stata proposta dal social nell’ambito della «Task force sulle piattaforme online e i big data» lanciata da Agcom in risposta alla crisi da coronavirus. Sono indicazioni incluse nel decreto-legge Cura Italia del 17 marzo scorso di cui Facebook fa parte.