Luisa Ranieri: «Sono una mamma che controlla i figli da lontano»
Luisa Ranieri, dopo il successo della prima stagione de La vita promessa (con una media di 5,6 milioni di telespettatori), si è fatta convincere a rimettere gli abiti di Carmela, la protagonista siciliana della fiction in onda su Raiuno dal 23 febbraio. Ritorna il romanzo popolare diretto da Ricky Tognazzi che mescolando il genere gangster al melodramma affronta argomenti di forte attualità come l’immigrazione, la crisi economica, il pregiudizio, l’antisemitismo, la malavita e l’emancipazione femminile. La saga della famiglia Rizzo riparte dal 1937, dalla forza d’animo di Carmela che nonostante le perdite degli affetti riesce a integrarsi a New York e ad aprire un ristorante a Little Italy. Nuove sorprese però si affacciano nella sua vita: Spanò (Francesco Arca) non è morto come invece suggeriva il conflitto a fuoco che ha concluso la prima stagione, e Rocco, suo figlio, sparisce.
«Carmela evolve, impara a leggere, a scrivere, a guidare, la sentiamo parlare inglese, a modo suo, e la vediamo partecipare alla vita sociale», racconta l’attrice napoletana, «è una di quelle donne che hanno aperto le porte alla modernità e ci hanno trasformato in ciò che siamo oggi. Carmela non è perfetta, sbaglia perché vuole controllare i figli e la loro vita». Lei invece che tipo di madre è (ha due figlie con Luca Zingaretti, Emma e Bianca di 8 e 4 anni ndr)? Le chiediamo. «Vivo e lascio vivere, anche se controllo da lontano», ammette sorridendo.
Carmela, dopo la morte del marito (nella prima stagione) e aver rifiutato la proposta di matrimonio di Mr. Ferri (Thomas Trabacchi) riuscirà ancora ad amare qualcuno? «Il suo punto fermo è sempre la famiglia, l’affetto verso i figli le basta», afferma Ranieri, «questa volta però incontrerà sé stessa e il suo bisogno di riempire la solitudine». Dalla Germania ritorna a New York Ferri e nella sua vita si affaccia un nuovo uomo, il cardiologo Bruno (Stefano Dionisi) che si innamorerà di Carmela. «Lavorando a questa fiction mi sono ricordata del mondo che apparteneva a mia nonna, fatto di principi, valori, morale ed etica di un tempo», riflette l’attrice che presto incomincerà a girare a Bari una nuova serie per Raiuno basata sui romanzi di Gabrielle Genisi.
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Luca Zingaretti e Lis Ranieri, l'amore che funziona«Interpreto il vice questore Lolita Lobosco, un personaggio moderno, ruvido e un po’ sexy in una Bari di oggi», ci dice, «mi piaceva l’idea di portare in scena una donna che non ha figli né matrimoni alle spalle, e che combatte la difficoltà di relazionarsi col mondo maschile». Ironia della sorte: due commissari in casa Zingaretti. «Lolita è molto diversa da Montalbano», assicura l’attrice. Per la coppia ci sarebbe in fieri un progetto del neo direttore di Raiuno Stefano Coletta che li vorrebbe alla guida di un varietà televisivo. «Sono onorata», dichiara Luisa Ranieri, «ma non ne abbiamo mai parlato, e poi noi facciamo il mestiere di attori. Certo non avrei mai pensato di partecipare a Rockpolitik (con Adriano Celentano nel 2005 ndr) o di condurre Amore criminale. Vedremo». Le porte sono aperte.