«La vita davanti a sé»: così Sophia Loren debutta su Netflix
La vita davanti a sé non è un film, ma un inno all’integrazione, alla tolleranza che si fa forza. È la storia di una solitudine che trova riscatto nella compassione, di una condivisione modesta e sentita. Madame Rosa, il volto segnato di Sophia Loren, è una superstite dell’Olocausto, i capelli ingrigiti dal tempo e il corpo infagottato in abiti fiorati. A Bari, ha deciso di trascorrere le proprie giornate accudendo gli ultimi: i figli delle prostitute, gli emarginati e i reietti. Beni, non ne ha mai posseduti granché.
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«Stranger Things»: il primo trailer della quarta stagione (con un ritorno inaspettato)Ma il poco che la vita le ha consentito di accumulare ha voluto condividerlo, anche con colui che ha cercato di sottrarglielo. Momo, un piccoletto senegalese, a quella donna buona, ha cercato di portare via le modeste ricchezze. Ha cercato di derubarla, senza riuscirci, senza successo. Madame Rosa avrebbe potuto denunciarlo. Invece, ha scelto di prenderlo con sé, facendo di lui la sua piccola e insolita famiglia.
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Gli 85 anni di Sophia Loren, una donna «Inclassificabile»«Speciale». Sophia Loren, tornata sul set a undici anni dal suo ultimo film, Nine di Rob Marshall, lo ha definito così La vita davanti a sé, adattamento omonimo del romanzo che Romain Gary ha pubblicato nel 1975. Il film, diretto e scritto da suo figlio Edoardo Ponti, insieme a Ugo Chiti, è una delle produzioni originali che Netflix ha in serbo per la seconda parte del 2020.
«Nella mia carriera ho lavorato con tutti gli studios più importanti ma posso dire con certezza che nessuno ha l’ampiezza di respiro e la diversità culturale di Netflix. Ed è proprio questo che apprezzo particolarmente. Hanno capito che non si costruisce una casa di produzione globale senza coltivare talenti locali in ogni paese, senza dare a queste voci l’opportunità di essere ascoltate. Tutti hanno il diritto di essere ascoltati, il nostro film parla proprio di questo e proprio questo è quello che fanno a Netflix», ha detto la Loren, mentre Ted Sarandos, a capo del colosso streaming, si è detto onorato di poterle dare il benvenuto online. «La vita davanti a sé è una storia belle e coraggiosa che, proprio come Sophia, affascinerà il pubblico in Italia e in tutto il mondo».