Eleonora Pedron: «La mamma che ho sempre voluto essere»
Eleonora Pedron è una di quelle donne che non solo fa più cose contemporaneamente, ma le fa tutte bene. Mentre parliamo al telefono trova, infatti, il tempo di discorrere con il suo portiere in perfetto francese, salire in macchina, affrontare il traffico e recuperare la piccola Inés da scuola. «Amore, mamma è al telefono a fare un’intervista, ci parliamo tra poco», le spiega mentre in sottofondo si sentono le urla dei bambini che si fanno via via sempre più lontane e riecheggia il ticchettio tipico di quando stai per fare manovra. «Viviamo a Monaco perché i miei figli sono nati e cresciuti qua e continuano ad andare a scuola qua. Dopo la separazione con Max, ho deciso di rimanere perché non volevo allontanarli dal papà», spiega Eleonora, 37 anni, Miss Italia nel 2002.
https://www.youtube.com/watch?v=F7fse3aorTwAggiunge che in una separazione mettere i figli al primo posto è un sinonimo di «intelligenza»: decidere che i loro bisogni vengano prima di quelli dei genitori è il primo passo verso una maturità nuova. Eleonora, in questo, può dirsi più che soddisfatta: a 37 anni, dopo aver ritrovato l’amore con l’attore Fabio Troiano («L’ho conosciuto in viaggio, eravamo nella stessa carrozza: bisogna saper prendere i treni quando passano», racconta a Verissimo), è, infatti, alla conduzione del suo primo programma in solitaria: si chiama Belli dentro, belli fuori, va in onda il sabato alle 12.10 su La7 e segna il suo ritorno in televisione dopo anni da opinionista e da inviata. «In questi anni con la mia agente abbiamo valutato diverse proposte, ma questa l’ho accolta subito senza rifletterci. Una realtà molto bella, un argomento che mi incuriosisce sempre di più e, soprattutto, la possibilità di avere un mio spazio».
Ha avuto modo di sentire Roberta Capua, ex Miss Italia come lei, che conduceva il programma la scorsa stagione?
«Non ancora, ma spero che prima o poi riusciremo a incontrarci, magari proprio a La7. Roberta mi piace molto, è una professionista seria».
Il programma si chiama Belli dentro, belli fuori. Lei si sente bella dentro e fuori?
«Vedersi belli dipende molto dal sentirsi bene con sé stessi: sono due cose strettamente legate. In questo momento posso dire di sentirmi bella in più di un senso: quando dai e ricevi amore dalle persone che ti circondano, non puoi che sentirti bene».
Da ragazza si è sempre sentita bella?
«Sono sempre stata più legata alla mia famiglia che ai miei amici. Anche perché, quando ero adolescente, c’era questo gruppetto di amiche che non mi chiamava mai per uscire perché temeva che io potessi rubare loro la scena. Me lo ha riferito una di loro molto tempo dopo: “I ragazzi avrebbero guardato solo te”. Lì per lì mi sono sentita spiazzata perché non avrei mai pensato una cosa del genere. In questo mi sentivo molto piccola, loro, evidentemente, erano già avanti».
Le cose non saranno migliorate dopo che ha vinto Miss Italia…
«Ma no. Sono cresciute anche loro e questi discorsi, tipici dell’adolescenza, non si sono più fatti».
Quando ha partecipato al concorso, sapeva già dove voleva arrivare?
«Non avevo per niente le idee chiare, è stato tutto una sorpresa. Il mondo della tv era per me una scatola in salotto con all’interno delle persone che facevano delle trasmissioni o recitavano: la vedevo molto lontana da me, nata e cresciuta in un paesino di campagna. Sembrava tutto così irraggiungibile».
Mai avuto un piano B?
«Quello di diventare madre. È una cosa che ho sempre voluto fin da quando ero piccola».
Come vive il distacco da Inés e Leon quando deve allontanarsi per lavoro?
«Non tanto male perché non sto mai via più di due giorni da loro, che sanno bene che faccio questo mestiere. In generale ho sempre voluto vivere tutto il tempo che avevo a disposizione con i miei figli, soprattutto quando erano più piccoli».
È per questo che ha trascurato la recitazione?
«Mi è sempre piaciuto recitare. Subito dopo aver vinto Miss Italia ho frequentato anche diverse scuole, ma è un lavoro che ti porta spesso a essere lontana da casa. A quel tempo non volevo perdermi nemmeno un attimo della crescita dei miei figli: se avessi insistito col cinema mi sarei dovuta spostare molto, avrei dovuto sostenere i casting, studiare bene per entrare in una parte. Alla fine ho scelto di diventare madre e di mettere da parte tutto questo».
Oggi farebbe la stessa cosa?
«Ora che sono più grandi, penso che li porterei con me. Li ho abituati fin da piccoli a viaggiare: mi piace che abbiano questa apertura mentale».
C’è qualcosa che le manca e che vorrebbe avere?
«Direi di no. Questo programma su La7 è un modo per imparare a destreggiarmi con le telecamere, a esprimermi, a dare un senso a quello che dico. Non è una cosa semplice perché è la prima vera conduzione che mi capita, ma è un inizio che spero di portare avanti. Mi sto impegnando molto, sto dando tutta me stessa e voglio dimostrare che, finalmente, posso fare questo lavoro in modo serio».
Tra qualche giorno inizierà Sanremo. Lei ci fece una capatina nel 2013 per presentare i Modà: non ci ha più pensato?
«Beh sì, certo, a chi non piacerebbe? La gradinata l’ho già fatta, ma non è detto che, se la fai la prima volta bene, la seconda non inciampi. Penso anche a tutte le donne che il Festival lo hanno condotto, tipo Raffaella Carrà. Mi piacerebbe molto rivederla a Sanremo».
Perché non lei?
«Perché per arrivare a condurre un Festival così importante bisogna farsi un bel po’ di gavetta e aver condotto un bel po’ di programmi. Non posso dire di essere già pronta per affrontarlo, ma mai dire mai. È giusto anche che ci vadano persone e conduttori che si sono fatti un bel mazzo prima e che ora si prendano le loro soddisfazioni. Nel dubbio, però, suggerirei di alternare la conduzione uomo/donna ogni anno: oggi Amadeus, e domani la Carrà».