Terme di Saturnia: perché provare il «bagno magico»
Un secolo di benessere unico al mondo, sprigionato da un «cratere buono» utilizzato già dagli antichi romani. Anzi, dagli etruschi, che gli assegnavano un valore sacro. Sapete come chiamavano i nostri antenati la sua acqua benefica, che sgorga incessantemente dal cuore della terra alla temperatura di 37 gradi? «Bagno magico». Chi vi si bagnava o vi si immergeva, di ritorno da una campagna militare o per mero diletto, si sentiva subito risollevato nel corpo e nell’animo. Un miracolo che si ripete oggi, che ci si bagni nelle pozze libere o si scelga l’eleganza unica dell’hotel cinque stelle nato attorno a questa sorgente plurimillenaria.
Terme di Saturnia Spa&Golf Resort festeggia nel 2019 i suoi 100 anni in grande stile. Con un restyling a tutto tondo, secondo i canoni della filosofia dell’habitat. Non a caso Lonely Planet l’ha da poco inscritto tra le venti principali destinazioni termali d’Europa.
L’hotel
Camere appena ristrutturate e venti nuove stanze, eleganti e raffinate suites e comfort plus. Un menu-degustazione dedicato al centenario, fatto di tradizionale Acquacotta di Maremma, Pesce all’acquapazza con verdure croccanti e Sfera di cioccolata. Tra le novità strettamente legate all’anniversario, spiccano due trattamenti esclusivi e deluxe ispirati all’energia della sua acqua taumaturgica. Il Bagno Santo di coppia e il Trattamento Singolo Sorgente di Energia, che è speculare al primo. Dura 100 minuti e avviene all’interno del Bagno Romano, alle 19.45, dopo l’orario di chiusura al pubblico, così da poterne godere nella più totale autonomia.
Terme di Saturnia, 122 ettari di wellness, risplende nel cuore della Maremma toscana, ai piedi del borgo medievale di Saturnia, in provincia di Grosseto. È aperto tutto l’anno: da queste parti, «destagionalizzazione» è una parola-chiave in auge già da tempo, perché questo è uno dei più prestigiosi resort internazionali, forte, tra le altre cose, di un innovativo centro SPA & Soft Medical, tra relax e massaggi, cure termali, medicina e trattamenti estetici, servizi specialistici e consulenze nutrizionali, di un vasto parco termale (il più grande d’Italia), di una Beauty Clinic premiata come Best medical Spa, di un ristorante stellato Michelin (l’Aqualuce) dove lo chef Roberto Rossi che coordina l’opera dei colleghi Alessandro Bocci e Luca Cecconi, di un campo da golf a perdita d’occhio, di 70 ettari e con 18 buche. Non dimenticando i suoni della natura circostante a fare da soundtrack. Vi soggiornano turisti da tutto il mondo: russi, tedeschi, giapponesi, cinesi, francesi, americani, oltre agli italiani naturlamente.
La leggenda
Il Mito narra che Saturno, dio delle messi e dell’abbondanza, un giorno perse la pazienza nel vedere che gli uomini sulla terra erano costantemente impegnati a farsi la guerra. Allora prese un fulmine e lo scagliò con forza. La saetta cadde nel cratere di un vulcano, da cui zampillò un fiume d’acqua sulfurea e calda che si riversò per valli, monti e pianure, avvolgendo uomini e cose e acquietando finalmente gli animi. Ebbe inizio così l’età dell’oro dedicata a Saturno, un’epoca felice, illuminata dalla bellezza delle donne e dalla forza degli uomini convertiti all’agricoltura, alla caccia e all’amore. Teatro di questo mito era proprio il cuore della Maremma toscana, Saturnia, dove tuttora quell’acqua sgorga alla temperatura costante di 37°C attraverso centinaia di piccoli geyser e soffioni in corrispondenza di zone a elevata permeabilità verticale.
Un po’ di numeri
Nel 2018 l’hotel Terme di Saturnia ha avuto 47 mila ospiti, il 40% dei quali in arrivo dall’estero. Le sue Terme, invece, le più ampie della penisola con le quattro piscine con cascate, idromassaggi, fanghi e percorsi vascolari, bagno turco e sauna, ne hanno registrati 100 mila, a cui si sommano i 12 mila visitatori convenzionati con il servizio sanitario nazionale.