Antonella Clerici: «Non voglio fare la tappabuchi, non penso di meritarlo»
Antonella Clerici è una che non le manda a dire. Specie quando si sente ferita e non supportata dall’azienda a cui ha dedicato tutta sé stessa. La notizia che la vuole fuori dai Palinsesti della prossima stagione della Rai, a cui rimane legata da un contratto in essere fino al 2020, più che arrabbiata, la colma di dispiacere che, come spiega al Corriere, «è un sentimento più profondo dell’arrabbiatura: la rabbia si accende e si spegne, il dispiacere rimane. Ho la sensazione che si sia rotto qualcosa». Sia chiaro, è lecito che un direttore abbia voglia di cambiare, solo che bisogna tenere a mente diverse cose: prima fra tutte, la totale disponibilità di Antonella nei confronti del servizio pubblico, a cui ha sempre detto di sì.
https://twitter.com/antoclerici/status/1151751933062987776«Sono sempre stata un soldato per la Rai, ho sempre detto di sì, non mi sono mai tirata indietro, anche quando dopo il Sanremo del 2010 potevo permettermi di puntare i piedi: ma non fa parte del mio carattere e non l’ho mai fatto». Con il direttore Teresa De Santis si è parlato di un emotainment, di un Sanremo Kids, ma niente di più: «Ho capito che vengo vista come una che deve essere messa da qualche parte, non come un cavallo su cui puntare». E mentre TvBlog anticipa che la finale di Miss Italia potrebbe sbarcare su Raiuno il prossimo 6 settembre probabilmente con la conduzione di Antonella, lei ammette senza remore che uno Zecchino d’Oro, a cui è stata associata ai Palinsesti, non sarebbe il programma giusto per lei. «Non voglio fare da tappabuchi, anche perché non penso di meritarlo. Mi piace giocare in Serie A, non mi accontento dei campetti di provincia. E sono anche stufa di fare come in passato: partivo lancia in resta e mi trovavo da sola con la spada sguainata».
Le proposte da altre realtà, come Mediaset e Discovery, non sono mancate, come sottolinea la Clerici: «Mi ha fatto molto piacere, come quando stai con un fidanzato che non ti guarda più e incontri persone che ti fanno un sacco di complimenti. Ho ancora un anno di contratto, ma non mi piace ricevere il bonifico mensile senza fare niente: io voglio lavorare». La Rai sarà la sua prima scelta ma, certo, «mi sembra comunque strano che non si trovi con 7 sere a disposizione una collocazione per me: significa che non vuoi trovarla. Tra l’altro io non sono in sostituzione di qualcuno, non voglio prendere il posto di qualcun altro». Di momenti di incomprensione con l’azienda di Viale Mazzini ce ne sono stati due: nel 1998, quando non voleva rifare Unomattina e si trasferì per 6 mesi a Mediaset, e quando rimase incinta rinunciato alla Prova del Cuoco, ma poi le diedero Sanremo: «Pensavano fosse una anno di transizione per il Festival, invece fu un successo. E per me una rivincita». E se il pubblico e i colleghi (soprattutto Carlo Conti, Maria De Filippi e Lorella Cuccarini) le hanno espresso vicinanza, l’idea di lasciare una professionista del suo calibro in panchina è qualcosa davvero difficile da comprendere.