Imputato per maltrattamenti muore nell’hospice dell’ospedale di Mantova
Era accusato di maltrattamenti in famiglia, nei confronti sia della moglie che dei figli. Sotto esame un episodio in particolare, in cui erano volate parole grosse e botte. Tre, i figli, che, a loro volta, erano finiti in tribunale con l’accusa di lesioni lanciata dal padre.
Due processi incrociati e separati, che sono stati alla fine riuniti per essere esaminati davanti al collegio dei giudici presieduto da Gilberto Casari. Che il 7 marzo li ha chiusi entrambi a causa della morte del padre, imputato.
L’uomo, che si era separato dalla moglie, era andato a vivere da solo e aveva rotto ogni legame sia con la famiglia che con i parenti: qualche mese fa si era ammalato di una forma di tumore molto aggressiva. Nessuno sapeva delle sue condizioni di salute, che alla fine, visto il peggioramento inarrestabile, hanno convinto i medici a farlo trasferire in un hospice per ricevere cure palliative.
Solo dopo il decesso, i sanitari sono riusciti a contattare l’ex moglie, presente il 7 marzo con i tre figli all’udienza dove si è costituita parte civile con l’avvocata Alessandra Casari. Oltre al procedimento chiuso per la morte dell’imputato, che era rappresentato dall’avvocato Alessio Ferrari, è stato chiuso anche l’altro che vedeva i figli sotto accusa per lo stesso episodio di maltrattamenti.