La Triestina si risveglia e cala un tris a Fiorenzuola
Fiorenzuola -Triestina 0-3. Marcatori: pt 7’ Malomo, 31’ Rizzo, st 36’ Pavlev
Al velodromo Pavesi la Triestina torna a pedalare. Non in supplace ma con alcune tirate che si erano dimenticate.
Alla settima Bordin trova la prima gioia. Il risultato netto, anzi nettissimo ha il suo peso. Ma quel che conta di più è la prestazione che i giocatori, apparsi fantasmi fino a due settimane fa (a Lumezzane), sono stati capaci di mettere a terra.
Certo l’avversario guidato dall’ex Tabbiani non ha il turbo e naviga in zona play-out. Ma quando una squadra pur superiore non ci mette la determinazione e la voglia qualunque avversario diventa un mostro.
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COMPATTEZZA In Emilia invece l’Unione ha giocato compatta, senza perdere le misure tra i reparti e soprattutto rispolverando l’antica capacità di creare tante palle gol. E con la vecchia abitudine è tornata anche quella di sciuparle. Redan ha fallito due chance clamorose nel primo tempo e altrettante nella ripresa. Poteva essere goleada, poteva costare caro. Poi l’espulsione avversaria nella ripresa ha reso la gestione della gara più semplice così come la rete di testa di Malomo dopo solo sette minuti.
IL RISVEGLIO Che la squadra fosse in progressione lo si era notato in piccola parte nel finale contro il Legnago. Nessuno tuttavia pensava che a tre giorni di distanza l’Unione riuscisse a scrollarsi di dosso il letargo. Chapeu a tutti. Un episodio non risolve tutto ma può rendere più facile imboccare la strada che porta fuori dal tunnel.
LE SCELTE Bordin opta per un altro cambio di assetto già sperimentato in corso d’opera. Stavolta però si torna al trequartista El Azrak alle spalle delle punte Lescano e Redan. Scelta azzeccata perché il giovane olandese sarà protagonista di una prova eccellente anche in copertura. È evidente la volontà di dare sin dall’inizio alla Triestina un’impronta più offensiva. In mediana a riposo Correia, al centro si piazzano Fofana e Vallocchia (Petrasso e Pavlev ai lati) e davanti a Matosevic giocano Moretti, Malomo e Rizzo. L’ex Tabbiani tornato all’ovile dopo l’esperienza a Catania schiera il suo classico 4-3-3.
PARTENZA BUM L’Unione entra con il piglio serio ee concreto. Al 5’ Redan serve bene in profondità El Azrak che perde il tempo per la battuta. Passano 2’ e arriva la rete del vntaggio. Punizione dalla trequarti destra di El Azrak e stacco perentorio di capitan Malomo che inchioda Sorzi.
LA TENUTA Il Fiorenzuola è molto manovriero ma l’Unione sta sul pezzo mantenendo il baricentro alto e i reoarti corti a impedire i fraseggi della squadra di Tabbiani. Gli alabardati riescono anche a ripartire e una conclusione da 25 metri di Vallocchia è molto pericolosa al 24’ e 1’ dopo Redan si mangia un comodo contropiede.
IL RADDOPPIO Gli alabardati insistono e sul primo corner della gara la palla esce dall’area e Rizzo trova un angolatoissimo sinistro al volo /31). Davvero un’esecuzione di livello per il raddoppio firmato dal difensore. Il Fiorenzuola è alle corde ma il diagonale di Redan su assist di Vallocchia esce di un niente l 38’. Tris solo sfiorato e Redan fallisce ancora 3’ più tardi.
RIPRESA Come vuole la locica i pdroni di casa si fanno più intraprendenti ma Lelli commette già ammonito commete un fallo ingenuo su Moretti e finisce la sua gara al 10’. Ma Redan da solo davanti al portiere fallisce ancora il colpo del ko. E Alberti di testa fa venire i brividi. Con la rete si sarebbe vissuti momenti difficili.
LA SICUREZZA Bordin capisce che serve un puntello e al 20’ cambio Redan-Celeghin (anche Anzolin per Petrasso. Il tris arriva al 36’: botta di Vallocchia dal limite dell’are palla sulla traversa e tap-in vincente di Pavlev. Partita in frizer e ragazzi alla fine sotto i tifosi finalmente a non prendersi insulti. —