Giornata della Memoria: in sinagoga e al binario 1 per non dimenticare
Il presidente della Comunità ebraica Aldo Norsa: «L’argine della Memoria va costantemente rinnovato»
Doppio appuntamento, ieri 26 gennaio, per celebrare la “Giornata della Memoria”, in Sinagoga, per ricordare gli ebrei mantovani deportati nel lager nazisti, e al binario 1 della stazione ferroviaria per la commemorazione del Porrajmos la persecuzione su base razziale subita dai Sinti e dai Rom.
In sinagoga
La triste lista dei nomi dei 104 deportati, uomini e donne mantovane, tra questi anche Olimpia Carpi, di soli quattro anni, e Ferruccio Namis, il più anziano, di 84 anni, di cui solo cinque sono sopravvissuti, è stata letta dalla tevà dal presidente della Comunità ebraica di Mantova Aldo Norsa.Un ricordo struggente nella sinagoga di via Govi, gremita, di autorità e di cittadini e cittadine.
«Ricordiamo oggi la Shoah un giorno prima del 27 gennaio, giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento nazista di Auschwitz, per rispettare lo shabbat, il giorno del riposo per gli ebrei - ha detto Norsa -. Una giornata che serve a sensibilizzare, soprattutto le nuove generazioni per far conoscere e ricordare quello che è successo affinché non accada di nuovo. Poteva sembrare realtà ma la situazione è invece radicalmente mutata a seguito della pesante situazione che si sta vivendo in medio oriente dove, al barbaro attacco terroristico di Hamas è seguita una reazione da parte di Israele. L’ostilità, trasformatasi in antisemitismo, si è poi rivolta contro gli ebrei di tutto il mondo e l’Italia non fa eccezione. L’argine della “Memoria” deve essere costantemente rinnovato, bisogna agire in sinergia con maggiore energia».
In stazione
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Musica e preghiere davanti al monumento alla stazione ferroviaria con Sucar Drom per il Porrajmos, per ricordare le vittime e combattere, ancora oggi l'antiziganismo.