Trent’anni fa la storica partita tra Monfalcone e Real Madrid
I protagonisti di allora ricordano l’emozione di un evento che ha segnato il calcio cittadino. E i cantierini nel primo tempo misero paura ai blancos
MONFALCONE. “Se vuoi ascoltare non solo per gioco il passo di mille pensieri, chiedi chi era il Real Madrid del 1991”. Ci perdoneranno gli Stadio se abbiamo clonato e taroccato la strofa iniziale della loro splendida “Chiedi chi erano i Beatles”. Ma sempre di miti parliamo.
Una storia da non credere quella che almeno tremila monfalconesi hanno assistito, dagli spalti gremiti dello stadio comunale di via Boito, il 28 luglio 1991. Quella domenica di trent’anni fa è andata in scena la partita di calcio più famosa della centenaria storia pallonara cittadina: Monfalcone-Real Madrid. Roba da non credere eppure è successo.
Il Real Madrid annoverava nelle sue fila leggende del calcio mondiale. Nel primo tempo schierò la seguente formazione: Buyo, Chendo, Gordillo, Tendillo, Sanchis, Hierro, Butragueno, Michel, Aldana, Hagi, Prosinecki. Quest’ultimo, croato, era stato appena acquistato dalla Stella Rossa di Belgrado. Nell’ex Jugoslavia il cielo era già denso di tragici presagi.
Sulla banchina del cantiere, ben visibile dallo stadio, era in allestimento la Maasdam, una delle prima navi da crociera commissionate a Fincantieri dalla fine degli anni Ottanta. Il Monfalcone avrebbe disputato il campionato di serie D. L’entusiasmo in casa azzurra era palpabile, merito anche dell’ingresso sulla scena di Alfonso Zoratto, appena trentenne.
Aveva rilevato la società da Sandro Bello. Quell’estate il Real Madrid era in ritiro al Green Hotel di Magnano in Riviera. Moltissimi sportivi di tutta la regione accorrevano a vedere gli allenamenti diretti dall’allenatore Antic. Un giorno a Magnano comparve anche Arriso Sacchi, che aveva appena lasciato il Milan dopo la conquista della seconda Coppa dei Campioni.
La stampa specializzata dava Sacchi sulla panchina del Real Madrid, ma dopo qualche settimana gli arrivò la proposta per allenare la Nazionale italiana. Il Real Madrid cercava qualche squadra con cui confrontarsi per collaudare gli schemi. Anche Triestina e Udinese avevano sondato la possibilità di allestire un’amichevole.
Ma il Monfalcone fu più lesto - e generoso - di tutte le altre società e convinse il Real Madrid a scendere a Monfalcone. Il giorno della partita comparve al Comunale anche il presidente Mendoza che era giunto in città a bordo del suo yacht che attraccò al Marina Hannibal.
Ricordiamo l’emozione di Zoratto, di Bello e di altri dirigenti monfalconesi al cospetto di Mendoza. Ma l’accoglienza più entusiasta fu assicurata ad Arrigo Sacchi che giunse a Monfalcone al volante di una splendida Porsche color oro.
La partita riservò altre emozioni al pubblico perché il Monfalcone, affatto intimorito, per tutto il primo tempo tenne testa ai blasonati avversari. Le ripetute parate di Carloni erano uno spettacolo nello spettacolo. Gli azzurri capitolarono solo al 32’ per la rete di Hagi e due volte nella ripresa, gol di Aldana e Alfonso. Mai si erano visti a Monfalcone campioni di quel calibro.
All’epoca il Real Madrid era secondo solo al leggendario Milan di Sacchi e Berlusconi. A trent’anni di distanza da quell’evento è giusto ricordare gli azzurri che scesero in campo in quella storica partita. Primo tempo: Carloni, Del Fabbro, Blasi, Asquini, Gaeta, Saturno, Tassotti, Piani, Passoni, Ispiro, Perco. Allenatore Franzot. Nel secondo tempo giocarono anche Metti, Da Dalt, Masutti, Danelutti, Lazzara, Bobbiesi, Caiffa, Vascotto, Raffaeli e Fadi.
Ma per il Monfalcone quella non fu una stagione fortunata e al termine del campionato retrocedette in Eccellenza. L’anno dopo in Promozione fino all’epilogo del 1994 con il ritiro dal campionato e la costituzione di una nuova società denominata Unione sportiva calcio Monfalcone che ricominciò dalla Terza categoria.