Violenza sessuale del medico a Mestre, il pm chiede 6 anni e 6 mesi
Abdulstar aveva l’ambulatorio in via Milano, accusato di tre episodi con due donne. Il professionista è stato radiato dall’Ordine ed è tornato in Iraq. L’Usl parte civile
MESTRE. Il pubblico ministero Giorgio Gava ha chiesto di condannare a 6 anni e 6 mesi Muhammad Abdulstar, ex medico di medicina generale che aveva studio a Mestre, ritenuto responsabile di tre episodi di violenza sessuale, ai danni di due donne.
La sentenza del processo, che si sta svolgendo con rito abbreviato (prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna), è stata fissata per il prossimo 7 luglio.
C’erano altri episodi contestati al medico, ma sono già andati in prescrizione. A sollevare il caso era stata nel 2017 la trasmissione “Le Iene”, che aveva raccolto la testimonianza di una donna che aveva denunciato la violenza subita nell’ambulatorio di via Milano.
A quella prima segnalazione, ne erano seguite altre: lui si era difeso sostenendo che si fosse trattato di rapporti consenzienti. L’Usl Serenissima gli aveva revocato la convenzione come medico di Medicina generale, lui aveva chiuso e lasciato l’Italia. Già due volte, nei mesi scorsi, l’udienza a carico di Abdulstar era stata rinviata perché l’imputato era irreperibile, in Iraq. Il medico è difeso dall’avvocato Dirk Campajola, e si trova tutt’ora in Iraq, ma il suo avvocato è riuscito a rintracciarlo. La difesa sostiene che i tre rapporti avuti con le due donne fossero in realtà consensuali. Secondo la difesa il filmato trasmesso dalle Iene sarebbe stato montato ad arte.
Nel video integrale, sempre stando a quanto sostiene la difesa, a un certo punto il medico chiederebbe alla donna: «Ma io l’altra volta ti ho violentata?». E lei risponderebbe: «No».
Il medico deve quindi rispondere di due episodi nei confronti della donna che ha collaborato con le Iene ripresentandosi nello studio con una telecamera nascosta, e poi per un altro episodio denunciato da un’altra donna, che risale al 2014. La donna che ha deciso di sollevare il caso e denunciare pubblicamente l’episodio si è costituita parte civile, chiedendo 500 mila euro di risarcimento.
Anche l’Usl Serenissima, con la quale il medico aveva una convenzione e quindi una collaborazione professionale si è costituita parte civile chiedendo un risarcimento di 50 mila euro. Il medico, subito dopo la trasmissione delle Iene, era anche stato radiato dall’Ordine dei medici. L’Ordine aveva quindi chiuso con la sanzione massima il procedimento disciplinare aperto a carico del dottore, oggi sessantenne. Il 7 luglio sul suo caso si pronuncerà anche il giudice Alberto Scaramuzza.