L’Ulss la riconosce in foto mentre protesta a Venezia. Infermiera trevigiana “free vax” segnalata all’Ordine
La donna aveva partecipato a una manifestazione contro la presunta «dittatura sanitaria». Ora rischia una sanzione
TREVISO. Un’infermiera “free vax”, cioè contraria all’obbligo della vaccinazione anche per il personale sanitario, operativa negli ospedali dell’Ulss 2, è stata segnalata dall’azienda sanitaria all’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Treviso, pronto ad aprire un procedimento nei suoi confronti. La donna è stata riconosciuta in foto mentre partecipava alla manifestazione contro la presunta “dittatura sanitaria” organizzata lo scorso 21 maggio a Mestre.
LA VICENDA
Nei giorni scorsi il nominativo dell’infermiera è stato inviato dalla direzione dell’Ulss di Marca all’ente ordinistico Opi. La donna era davanti all’ospedale dell’Angelo assieme a un folto gruppo di colleghi e colleghe che hanno protestato contro l’obbligo vaccinale, esibendo striscioni contro la “tirannia sanitaria” al grido di: «Vogliamo la libertà di scelta».
Dopo aver notato la dipendente in alcune immagini, l’Ulss 2 ha interpellato l’Ordine. «Riconosciuta dalle fotografie che la ritraevano durante il presidio, l’infermiera ospedaliera trevigiana ci è stata segnalata dall’Ulss 2 per approfondire l’accaduto» conferma Samanta Grossi, presidente dell’Opi di Treviso. Secondo l’Ulss, aderendo al corteo la donna avrebbe espresso la sua contrarietà all’immunizzazione contro il Covid, con l’aggravante di non aver indossato la mascherina.
IL PROCEDIMENTO
«Come sempre in questi casi, a seguito della segnalazione apriamo un procedimento per valutare l’episodio dato che si tratta di una nostra iscritta» conferma Grossi. La donna verrà presto convocata dall’Opi per essere ascoltata.
«Come da prassi la commissione valutatrice si riunirà per esaminare la segnalazione e raccogliere la versione della professionista» prosegue la numero uno dell’ente ordinistico. Tra le questioni da appurare, la presenza dell’infermiera al corteo free vax e la sua adesione o meno alla profilassi anti-Covid che è stata resa obbligatoria per tutto il personale sanitario.
Lavoratori senza vaccino
«La valutazione sarà fatta sulla base del messaggio lanciato con il comportamento tenuto» aggiunge Grossi. Dallo scorso aprile l’Opi di Treviso si è mobilitata per inviare all’Ulss 2 gli elenchi dei suoi 5.500 iscritti in modo che questi venissero poi forniti alla Regione per individuare chi non aveva aderito al vaccino anti-Covid. In questi giorni all’Ulss 2 si è insediata la commissione per valutare la posizione di 160 lavoratori e lavoratrici che hanno prodotto certificati medici per giustificare la mancata immunizzazione contro il Covid.
«I responsi arriveranno entro la seconda metà di giugno» ha ribadito il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi. Anche se nei giorni scorsi uno dei membri della commissione ha avuto un’indisposizione fisica dopo una camminata. Il professionista, messo ko dall’evento, tornerà operativo a breve. Conclude il dg: «La commissione sta lavorando, la prossima seduta è fissata per giovedì».