Una lista Strukelj per sfidare Cisint a Monfalcone
Le manovre per il il voto delle comunali. Il presidente della Lega Navale attende il placet della sinistra. Nel centrodestra patto Luise-Nicoli
MONFALCONE Non è mai troppo presto per cominciare la campagna elettorale, anche se alle elezioni manca a spanne un anno. Poco più, poco meno: la finestra è primavera 2022. La zona gialla, la fase declinante dei contagi, le riaperture di bar e ristoranti, insomma, il riaffacciarsi dei cittadini al perimetro del centro storico ha convinto i due schieramenti opposti a fare i conti con l’amministrazione comunale che verrà. E così l’elettore è balzato in cima ai pensieri.
Dunque tesseramento della Lega al capo sud della piazza, in prima fila c’erano Paolo Bearzi, Rosanna Tosoratti vedova Sepuca e Giuliana Garimberti, braccio operativo e fidata amica di Anna Cisint, e volantinaggio – sempre sabato ma in altro scorcio del salotto buono, cioè su via Battisti – di un inedito (ma già ventilato) e triplice gemellaggio: La nostra città, civica di centrosinistra, con Movimento 5 Stelle e Partito Pensionati. Che pure un anno fa stava saldamente con il centrodestra e poi, tra i 20 manifesti e lo strappo con Maurizio Bon ora al Misto, è andata come è andata.
Non solo: manovre anche al capo nord della piazza, con un galeotto aperitivo tra Michele Luise, assessore tecnico della giunta Cisint, e il consigliere regionale Giuseppe Nicoli di Forza Italia, l’area più moderata della giunta e probabilmente politicamente più affine al medico, ex Dc. I bene informati danno per certa, nel 2022, la discesa in campo di Luise. Non più “esterno” scelto dal sindaco: stavolta ci metterà la faccia, candidandosi. L’ideale sarebbe una lista, ovviamente in supporto dell’attuale maggioranza, magari con altri cittadini attinti dalla società civile e profilo professionale di spessore e con dna più al centro che a destra. Area con cui Forza Italia trova più di un’affinità. Una lista che dia continuità all’operato del primo mandato Cisint e nel medesimo tempo con una definizione di tipo politico più marcata rispetto a quello che viene ritenuto dalla maggioranza «un grande lavoro amministrativo portato avanti nel primo quinquennio». In realtà 6 anni.
E il centrosinistra? Da un punto di vista ufficiale si potrebbe dire che sta ancora nelle sabbie mobili la designazione dell’anti Cisint. Tra l’altro, per il momento, il sindaco si guarda bene dal dire che vuole il bis, spostando il paletto dello scioglimento delle riserve addirittura da settembre a dicembre, perché «c’è sempre tempo, posso fare altre bellissime cose», senza specificare quali, ma pare ci siano corteggiamenti anche nel settore privato, non solo politico. Insomma, come si dice in gergo politico: se la tira. Lo può fare perché alle ultime amministrative il consenso personale che ha portato in dote le ha consentito, assieme a una certa inclinazione caratteriale, di fare fin qui il bello e il cattivo tempo nelle stanze dei bottoni. Ma è probabile che, a un certo punto, gli alleati si stufino di fare il convitato di pietra e le chiedano di fare un esplicito passo in avanti.
Tornando all’opposizione se è vero che non si muove foglia in tema di candidature, in via sotterranea è dato per abbastanza quotato il passo in avanti, nel giro di un mese, di uno dei papabili competitor del sindaco. Con una propria lista di sostenitori. Nelle ultime settimane, infatti, sarebbe stato in corso lo storytelling, la predisposizione dell’atteso ingresso sul palco della politica. Si tratta di Davide Strukelj. Non sfugge che proprio a metà giugno dovrebbe cadere il rinnovo del direttivo della Lega Navale, di cui è stato al timone per anni e che pertanto potrebbe vedere la sua uscita di scena da ruoli verticistici. Si sa che mai Strukelj farebbe commistione tra i due ambiti, che opportunamente ha sempre tenuto distinti, per rispetto dei tesserati.
Sempre Strukelj, tuttavia, si è visto ultimamente in piazza: ha fatto una foto con Omar Greco, ha parlato con Paolo Polli, ha salutato l’ex sindaco Gianfranco Pizzolitto. Con la sua polo porpora, al 25 aprile, si è proprio notato. Ma l’area ribattezzata “più a sinistra” cosa penserà? Appoggerà? Intanto una figura, amministrativamente “vergine” nel senso che non ha rivestito incarichi assessorili in passato, ha preso saldamente in mano quel coordinamento: Alessandro Saullo, impegnato in una serie di incontri politici tematici su Zoom. «Una testa valida», dicono dalle parti del Pd. Si troverà l’accordo? —
© RIPRODUZIONE RISERVATA