L'Udinese prosegue nel digiuno, un rigore di Belotti regala la vittoria al Toro. Pozzo ordina il ritiro.

UDINE. L'Udinese si conferma allergica alla primavera, rimediando contro il Torino la terza sconfitta consecutiva, la seconda di fila allo stadio Friuli. Contrariamente a quelli con Lazio e Atalanta, tuttavia, quello rimediato contro i granata non è un ko che racconta la verità su una partita dove i bianconeri, dopo la solita partenza "prudente", sono cresciuti, giocando e costruendo (soprattutto nella seconda parte della prima frazione), per poi pagare l'ingenuità di Arslan che al quarto d'ora della ripresa ha travolto in area Belotti, concedendo al centravanti azzurro di ritrovare dal dischetto il gol dopo due mesi di digiuno. Una sconfitta, va detto, arrivata con soli due tiri in porta subiti dai bianconeri e il rimpianto di un rigore non concesso a Becao (contatto più che dubbio con Buongiorno).

 

Con Nuytinck recuperato solo per la panchina c’è Samir a completare, sul centrosinistra, la difesa guidata ancora da Bonifazi mentre in mediana mister Gotti rispolvera Arslan come mezzala sinistra e Llorente nel ruolo di prima punta, con Pereyra a supporto, affidando ancora le fasce a Molina e Stryger Larsen.

Senza Sirigu, tra i pali granata Nicola schiera Milinkovic-Savic: è l’unica novità rispetto al 3-5-2 visto nel derby con la Juventus, con Bremer centrale di difesa affiancato da Izzo e Buongiorno e Mandragora nel cuore di una mediana che include la qualità di Verdi come mezzala destra e libero di assistere il tandem offensivo composto da Belotti e Sanabria.

 

I primi minuti, tuttavia, bastano per capire che il ruolo di mezzala sinistra di Rincon è in realtà più quello del mastino su De Paul. Sanabria e soprattutto Belotti arretrano il loro raggio d’azione per aumentare i collegamenti sulla trequarti e liberare spazi per gli inserimenti di Verdi, che al 4’ si fa vedere con un sinistro da posizione impossibile che si spegne sul fondo. L’Udinese fatica a prendere le misure al centrocampo avversario, Pereyra non riesce a trovare la giusta posizione per regalare un collegamento con l’unica punta e il Torino riesce a guadagnare metri. Come al 21’ quando Belotti si allarga sulla sinistra, dove lavora bene la palla prima di crossare a centroarea: la diagonale difensiva di Stryger Larsen arriva in ritardo, ma Sanabria da due passi riesce solo a spettinarsi i capelli, graziando Musso con un’incornata da dimenticare.

Un campanello d’allarme che sveglia i bianconeri di Gotti e al 24’ è De Paul a prendere in mano la situazione: l’argentino elude la sorveglianza di Rincon, si accentra e conclude con un destro dai 25 metri che però termina alto.

 

Ben più pericoloso il Toro al 30’: Belotti apre splendidamente a destra per Vojvoda, cross sul palo lungo dove arriva di gran carriera Rincon che spara al volo di sinistro, ma è provvidenziale la deviazione di coscia di Becao che alza la traiettoria sopra la traversa.

È l’ultimo segnale granata, perché ad accendersi è l’Udinese, che al 33’ sfiora il vantaggio. Samir di testa mette in area una palla apparentemente innocua, ma Buongiorno si addormenta sul pallone, Milinkovic-Savic scivola, ma è Molina a combinarla grossa mettendo sul fondo il sinistro a porta vuota.

Un minuto dopo torna in cattedra De Paul che accelera centralmente, ma dal limite allarga troppo il piattone destro, con la sfera che lambisce il palo. L’argentino ci riprova ancora centralmente concludendo ancora alto, ma al 41’ aggiusta la mira e trova la porta con un bel diagonale dai 20 metri, sul quale Milinkovic-Savic si distende e devia in angolo.

 

 

L’Udinese insiste e pochi secondi prima dell’intervallo è llorente ad avere la prima palla buona dell’incontro: sull’angolo di De Paul il navarro trova tempo e spazio per l’incornata, ma la conclusione è troppo centrale per impensierire Milinkovic-Savic.

Un finale in crescendo confermato anche dalle statistiche, con l’Udinese che va al riposo con 7 tiri contro i tre granatae il 67% di possesso palla.

 

Nessun cambio nella ripresa, con De Paul che guida ancora i suoi e i bianconeri che sembrano poter recitare lo stesso copione della seconda metà della prima frazione, ma al 15’ è il Torino a cambiare l’inerzia della partita: delicata scodellata di Verdi su punizione dalla treuqarti, Belotti viene perso dai difensori con Arslan che gli rovina addosso: rigore indiscutibile con lo stesso centravanti granata che dal dischetto batte Musso ritrovando il gol dopo quasi due mesi.

 

Nicola toglie subito Rincon e Sanabria inserendo Lukic e Zaza per regalare più freschezza ai suoi mentre Gotti è costretto ad osare: fuori Arslan e Llorente, dentro Forestieri e Okaka per uno schieramento con due punte “vere” che prevede il ritorno in mediana di Pereyra. Al 24’ un contatto più che dubbio tra Buongiorno e Becao al limite dell’area chiama in causa il Var, ma dopo due minuti di consultazioni non arriva il rigore per i friulani.

L’Udinese, però, non allenta la presa e si riversa nella metacampo avversaria. Gotti si gioca anche la carta Ouwejan per Samir, ma al 35’ si rivede il Torino: solita punizione-cross di Verdi dalla destra, Belotti non ci arriva con Zaza che alle sue spalle mette di testa sul fondo.

Un giro di lancette più tardi azione in fotocopia sul fronte opposto: calcia De Paul, sul secondo palo Forestieri addomestica bene la palla e spara di destro, ma Milinkovic-Savic si fa trovare pronto bloccando a terra. 

 

L'Udinese prova il forcing finale, Gotti inserisce anche Nestorovski (al 41'), ma con De Paul che sembra aver finito la benzina non arriva la giocata capace di evitare la sconfitta. 

 

A fine gara la società comunica ai giocatori: da martedì tutti in ritiro, sabato c'è il Crotone in Calabria e occorre fare punti. Stavoilta la decisione dei Pozzo è irrevocabile.

 

 

 

UDINESE (3-5-1-1): Musso 6; Becao 6, Bonifazi 6, Samir 6.5 (33’ st Ouwejan sv); Molina 5.5, De Paul 6.5, Wallace 6, Arslan 4.5 (20’ st Forestieri 6), Stryger Larsen 6 (41’ st Nestorovski sv); Pereyra 6; Llorente 5.5 (20’ st Okaka 6). In panchina: Gasparini, Scuffet, De Maio, Nuytinck, Makengo, Zeegelar, Braaf, Micin. Allenatore: Gotti 6.

TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic 6; Izzo 6, Bremer 7, Buongiorno 5; Vojvoda 5.5, Rincon 5.5 (20’ st Lukic 6), Mandragora 5.5, Verdi 6.5 (39’ st Linetty sv), Ansaldi 6; Sanabria 5 (20’ st Zaza 5.5), Belotti 7. In panchina: Sava, Ujkani, Murru, Nkoulou, Rodriguez, Baselli, Gojak, Bonazzoli. Allenatore: Nicola 6.

ARBITRO: Doveri di Roma 6.

MARCATORE: Nella ripresa, al 16' Belotti (rig).

NOTE: serata serena, terreno non in buone condizioni. Ammoniti Mandragora, Buongiorno, Zaza. Angoli: 5-4 per l’ Udinese. Recupero: 0’; 5’.