Condannata la gang che rapinò due operai nella notte di Halloween
Castelfranco, li aggredirono in tre in borgo Treviso con i cocci di bottiglia, per strappare loro i giubbotti e gli zaini. Mandarono all’ospedale anche due carabinieri: pene tra i 2,5 e i 3,5 anni
CASTELFRANCO. È costata cara la rapina della notte di Halloween 2020 al terzetto della gang di origine marocchina che a Borgo Treviso, nel territorio comunale di Castelfranco, aggredì e rapinò di uno zainetto e un giubbotto due giovani operai, nei pressi di un locale della zona.
Il giudice Marco Biagetti ha inflitto tre condanne: 2 anni e 6 mesi ad A.F, 19 anni di Castelfranco (difeso dall’avvocato Lorenza Secoli), con sospensione condizionale della pena; e 3 anni e 7 mesi a ciascuno per Y.B., 19 anni di Castelfranco, e H.B., 20 anni di Castelfranco (difesi dall’avvocato Martina Pinciroli).
L’aggressione
Com’è noto, il fatto avvenne in borgo Treviso, teatro di altre aggressioni in passato. La gang di tre esagitati prese di mira due giovani operai di 20 anni che stavano rientrando a casa a piedi. Dopo aver rotto una bottiglia, minacciarono con il collo di vetro i due ragazzi, ordinando loro di consegnargli il giubbotto e lo zainetto dove conservavano i propri effetti personali.
Al rifiuto fermo dei due operai, la gang passò alle vie di fatto: volarono calci, pugni e bottigliate. Un’aggressione cruenta, con i due ventenni che rimasero a terra, sanguinanti. Qualcuno, che a distanza, nonostante l’ora tarda, vide la scena, e chiamò carabinieri e 118. Per i militari dell’Arma scattò subito la caccia al trio mentre i due ventenni feriti furono trasportati all’ospedale San Giacomo per essere medicati.
La caccia all’uomo
Le pattuglie del Radiomobile di Castelfranco e della stazione di Vedelago, dopo una serrata caccia all’uomo, riuscirono a individuare il terzetto, a qualche centinaio di metri dal luogo dell’aggressione. Neanche alla vista dei carabinieri i tre esagitati si calmarono.
Anzi, li aggredirono mandandone un paio all’ospedale, dal quale poi uscirono con prognosi di 8 e 10 giorni. Al termine della nottata, i carabinieri li arrestarono per rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, su disposizione del pubblico ministero di turno Valeria Peruzzo. Il fatto fece scalpore anche perché ripropose il tema della sicurezza.
Il processo
Il 23 mattina, in un’aula del tribunale di Treviso, il processo al terzetto. I legali dei tre giovani di origine marocchina, gli avvocati Secoli e Pinciroli, hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato.
Un processo a porte chiuse che si basa esclusivamente sugli atti di indagine. Ad A.F. la pena più mite per aver avuto un ruolo meno attivo rispetto agli altri due.—
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