Corneliani Mantova: già oltre 10 milioni di ordini per l'autunno-inverno
Regge la campagna per iI campionario autunno-inverno. Dà i suoi frutti la continuità conquistata dall’onda rossa
MANTOVA. Mentre l’onda rossa attende dal ministero dello sviluppo economico lo sblocco dei dieci milioni del salvataggio, tra consegne e nuovi ordini via Panizza tiene botta. In mezzo a tutti i problemi che l’azienda sta attraversando in questi mesi, sembra non venir meno la voglia dei clienti di vestire abiti “made in via Panizza 5” a Mantova. Ne sono prova i ben oltre dieci milioni di ordini già raccolti dalla campagna vendite, iniziata da appena un mese e con un altro mese ancora davanti, per il campionario del prossimo autunno-inverno. E questo in un panorama di crisi da Covid che vede l’intero settore perdere tra il 45 e il 65% di ordini rispetto alle scorse stagioni.
Il prolungarsi della pandemia ha spostato gli orizzonti di ripresa del tessile che gli addetti ai lavori oggi prevedono lenta per il 2022, con un “rimbalzo” che nel 2023 dovrebbe portare al recupero di quote di mercato perse in questi due anni. Ma intanto i bilanci 2021 rischiano di essere peggiori di quelli dello scorso anno. A sottolinearlo al tavolo di crisi di mercoledì 3 marzo a Roma era stato lo stesso ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti parlando della necessità di «trovare un ponte che permetta alla Corneliani di superare questa fase» visto che «la pandemia, con le crisi economiche che si porta dietro, proseguirà ancora un anno almeno» dopo che le Federazioni nazionali dei sindacati del tessile, presenti al vertice, gli avevano consegnato il protocollo sottoscritto con le associazioni industriali per chiedere strumenti di rilancio del comparto moda.
Tutti i prodotti stagionali del settore moda vivono la sofferenza dei punti vendita rimasti chiusi causa lockdown e il capospalla non fa eccezione con le rimanenze delle stagioni precedenti a fare da tappo agli ordinativi. E in questo panorama la Corneliani pare reggere anche meglio di altri competitors: la campagna vendite partita l’ultima settimana di gennaio e che si concluderà a fine marzo è già oltre 10 milioni di ordini e si avvia a raggiungere gli obiettivi prefissati dall’azienda. La continuità produttiva per salvare il mercato conquistata dalle lavoratrici con 55 giorni di presidi estivi e altri 45 invernali ha quindi portato i suoi risultati: il mercato è salvo e intanto si stanno concludendo le consegne della collezione primavera-estate, la seconda realizzata dalle lavoratrici di via Panizza dopo l’apertura della procedura di concordato in bianco.
Un quadro che stride con quello dipinto dall’auto-intervista che Marco Boglione ha pubblicato sul sito di BasicNet in cui parlava di «lungo periodo buio» e paragonava la crisi Corneliani a quella di altri marchi da lui acquisiti. Neppure menzionato al tavolo di crisi al Mise, quelle sue parole in questi giorni al presidio di via Panizza 5 vengono lette come quelle «di chi disprezza tanto e poi mira a comprare l’azienda in uno scenario peggiore di quello attuale».
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