Addio al titolare del locale “Alla Speranza”, era stato contagiato dal Covid
Giustiniano Candotto aveva 65 anni e assieme alla moglie gestiva la trattoria a Carpacco. Era stato contagiato dal Covid
DIGNANO. Grande il cordoglio, non solo a Dignano dove viveva, ma in tutto il Friuli, per l’improvvisa scomparsa di Giustiniano Candotto, per tutti “Giusti” 65 anni, titolare assieme alla moglie del trattoria “Alla Speranza” di Carpacco.
La sua morte è avvenuta all’ospedale Santa Maria Della Misericordia di Udine giovedì. Al nosocomio di San Daniele il suo primo ricovero solo una ventina di giorni fa dopo essere risultato positivo al Covid. Poi, visto l’aggravarsi del quadro clinico, il suo trasferimento a Udine.
Lascia nel più profondo dolore la moglie Maria i due figli Alessandro ed Elisa e quattro amati nipotini. Persona molto conosciuta anche al di fuori del paese in quanto il suo locale era noto per il baccalà, specialità della trattoria molto frequentata da clienti che venivano oltre che dalla provincia di Udine anche dalla Destra Tagliamento.
Oltre al suo lavoro che svolgeva con grande passione Giustiniano Candotto partecipava attivamente anche alla vita sociale del paese mettendo spesso a disposizione il proprio locale per riunioni ed eventi delle associazioni del posto. Per le stesse era un punto di riferimento ed è cordoglio e incredulità per la sua morte così repentina nei concittadini e clienti quando ieri hanno appreso della sua morte la cui notizia in breve tempo ha fatto il giro del Friuli. Molto colpiti per la morte di Candotto il sindaco Vittorio Orlando e il vice Luigi Toller amici dello scomparso da tanti anni, ogni mattina era ormai una loro consolidata abitudine andare a prendere il primo caffè “Alla Speranza” che si trova a pochi passi dall’abitazione di uno e dallo studio dell’altro.
Incontrare il sorriso e la cordialità di “Giusti” dava sempre una impronta positiva per affrontare la giornata. Nato a Gonars nel giugno del 1955, da ragazzo Giusti aveva intrapreso la sua attività di pasticciere nell’attività dei suoi genitori. Una trentina di anni fa assieme alla moglie Maria si era trasferito a Carpacco, rilevando l’attività di bar e trattoria gestita dalla famiglia di Pietro Toller.
In breve tempo il successo con la specialità del baccalà e altre prelibatezze della cucina tipica friulana aveva reso noto il locale in tutta la provincia di Udine e Pordenone. Il suo carattere era quello di una persona mite, generosa, educata, aveva sempre un sorriso e una battuta per tutte le persone che accoglieva nel suo locale, e anche fuori.
Amava profondamente la sua famiglia a cui dedicava il poco tempo libero che gli rimaneva al di fuori del suo impegno lavorativo e la sua casa che aveva contribuito con le sue stesse mani a renderla accogliente. Candotto per la sua sensibilità e discrezione era quindi benvoluto e amato da tutti. Il locale era stato chiuso venti giorni fa proprio per la positività al Covid riscontrata a lui e alla moglie (è notizia di ieri della sua negatività), nessuno tra gli amici conoscenti e clienti si aspettava un così triste epilogo.
Il sindaco Orlando Vittorio e il vice Luigi Toller a loro nome, dell’amministrazione comunale tutta, e della comunità intera esprimono condoglianze e vicinanza alla famiglia dello scomparso.
Giustiniano Candotto è la quarta persona deceduta in seguito al contagio, la situazione attuale della diffusione del virus nel capoluogo, tra quarantena e isolamento, registra ufficialmente 25 persone coinvolte. La data e l’ora dei funerali per l’ultimo saluto a Giustiniano Candotto ancora non è stata fissata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA