Coronavirus, ressa in due treni diretti a Venezia: la Polfer a Treviso fa scendere i passeggeri
Distanze di sicurezza non garantite, il capotreno si rifiuta di ripartire: la polizia fa smontare decine di persone
TREVISO. L’inatteso assalto al treno in una domenica di bel tempo spiazza Trenitalia e costringe le forze dell’ordine ad intervenire per fare scendere i passeggeri dai convogli diretti a Venezia e permettere così il rispetto delle distanze tra i passeggeri. È successo due volte, ieri, in provincia di Treviso. Una in tarda mattinata a Castelfranco, sul Regionale Bassano-Venezia; l’altra, nel primo pomeriggio, a Treviso, sull’interregionale Udine-Venezia. In entrambi i casi, i passeggeri costretti a scendere, a parte qualche mugugno e qualche perplessità sollevata per il rimborso del biglietto, non hanno creato grossi problemi. Va detto che comunque, a tempo di record, sono stati allestiti altri mezzi che hanno provveduto a far fronte all’inattesa richiesta, accontentando così i passeggeri appiedati.
Nessuno avrebbe immaginato un “assalto al treno” così massiccio. Il caso più evidente è quello di ieri pomeriggio, avvenuto sul treno 11039 proveniente da Udine e diretto a Venezia. All’arrivo alla stazione di Treviso, ad attenderlo c’erano parecchie decine di persone che, complice la bella giornata, volevano trascorrere qualche ora a Venezia.
Il punto è che il treno che doveva lasciare la stazione alle 14.07 non è più ripartito. Il motivo? Il capotreno ha notato un eccessivo sovraffollamento del convoglio e il mancato rispetto delle distanze tra i vari passeggeri con i treni ora allestiti per accogliere l’esatta metà della reale capienza proprio per favorire il distanziamento. Per questo motivo ha richiesto l’intervento degli agenti della polizia ferroviaria di Treviso. Gli agenti sono stati quindi costretti a far scendere una quarantina di persone: a tanto ammontava il surplus di viaggiatori che non faceva rispettare le distanze richieste per evitare la diffusione della pandemia.
Il disguido è durato mezz’ora. Alle 14.38 il treno interregionale Udine-Venezia è ripartito. Ma, va detto, che a tempo di record è stato allestito un nuovo treno, diretto a Venezia che ha accolto i passeggeri fatti scendere poco prima. Un quarto d’ora dopo il treno sostitutivo è ripartito da Treviso verso il capoluogo veneziano. «Devo dire - spiega il personale della stazione - che non ci sono stati episodi di intolleranza o di nervosismo. Praticamente tutti hanno capito e nessuno ha protestato. L’unica perplessità, tra quei passeggeri fatti scendere è stata quella che riguardava il rimborso del biglietto. Qualcuno ha infatti deciso di non usufruire del treno sostitutivo subito messo a disposizione temendo caos al ritorno».
Un fatto analogo, che ha coinvolto qualche decina di viaggiatori è avvenuto anche alla stazione ferroviaria di Castelfranco Veneto, nella tarda mattinata, sul treno Bassano del Grappa- Venezia. Anche in questo caso il capotreno ha fatto scendere con l’ausilio della Polfer, alcuni viaggiatori che, come informa Trenitalia, hanno usufruito di un’altra corsa sostitutiva. —
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