Gradoni copiati al Mazza: il Comune di Ferrara chiama in causa il progettista dello stadio
La società Bear Stadiums contro Municipio e Spal, contestato l'utilizzo del proprio brevetto
FERRARA. Non c’è pace, almeno dal punto di vista giudiziario, per lo stadio “Paolo Mazza” o meglio per il progetto e la realizzazione dell’allargamento dell’impianto per adeguarlo alla Serie A.
Ma se l’inchiesta penale della procura sulle strutture sta andando avanti con perizie e supplementi di perizie, lo stadio è al centro di un’altra contesa giudiziaria davanti al Tribunale delle imprese di Bologna. Una causa innescata dalla società Bear Stadiums contro il Comune di Ferrara (proprietario) e la società Spal (committente lavori e progetto): la società, che ha sede a Roma, specializzata nella realizzazione di impianti sportivi con l’utilizzo del legno, reclama, di fatto, che sia stato copiato un loro brevetto sui gradoni di legno dello stadio. Questi gli “attori” della causa nei primi atti giudiziari, mentre adesso il Comune di Ferrara - come accade spesso in situazioni analoghe - ha allargato l’azione con una chiamata in causa di terzi per l’ingegnere Lorenzo Travagli, progettista dell’ampliamento dello Stadio. È comunque un automatismo tecnico, in quanto se la società Bear Stadiums reclama la violazione della privativa industriale di un modello di gradone di legno, e da qui ha presentato una richiesta danni, il Comune di Ferrara si tutela con questa integrazione dell’atto giudiziario - l’allargamento a Travagli - «con l’intento di tenere indenne il Comune da pagamenti dovuti in caso di risarcimento». E la chiamata di terzi vale anche l’assicurazione Aig Europe Limited con cui il Comune ha stipulato polizza di copertura. La causa è appena agli inizi, prossima udienza entro l’estate, dove si entrerà nel merito del contenzioso: tuttavia i legali stanno già studiano e valutando le richieste di Bear Stadiums, ma indicano che la richiesta non avrebbe fondamenti tecnici. —
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