Irpinia, il tempo si è fermato
Quando vengono rielaborati i disastri vissuti prevale spesso l’istinto di auto-conservazione viziato da un’umana tendenza a edificare il tragico in un’elegia del dolore che trasmuterebbe in cambiamento. Svetta l’idea che l’apice della tragedia serba in tiro la trasformazione. Eppure il dopo tragedia disillude spesso le aspettative e al varco del cambiamento alligna l’immobilità che lo ostacola. Del resto «l’uomo è una natura mancante» – sosteneva Arnold Gehlen – e in virtù di ciò si adatta e abitua a tutto, anche … Continua
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