Il Carnevale di Mary Lettere in Canavese al tempo del Covid
IVREA
È un libro agile, di poco più di 50 pagine, Il Carnevale di Mary-Lettere di una canadese in Canavese al tempo del Covid-19, scritto da Margherita Barsimi Sala e pubblicato da Bolognino Editore (nella foto Margherita Barsimi e Fabio Roveyaz). Un libro che merita di essere acquistato per due motivi: perché è piacevolissimo e perché il ricavato della vendita dei volumi sarà devoluto alla Protezione civile Ana-Sezione di Ivrea, perché possa portare avanti i suoi progetti di solidarietà e sostegno alle persone.
L’autrice e il tipografo Davide Bolognino, editore, tra l’altro, dello Scarpone Canavesano, hanno fatto dono alla Sezione, in segno di amicizia, del libro che è stato messo in vendita, a offerta libera, attraverso i gruppi (reperibile anche in Segreteria, in via De Gasperi 1). Lo hanno fatto con grande generosità, per ringraziare l’Ana per l’impegno dimostrato anche in occasione di questa terribile pandemia e in omaggio al centesimo anno di vita della sezione eporediese, costituitasi nel 1921.
Ne Il Carnevale di Mary, scritto durante la prima fase della pandemia, l'autrice immagina la situazione assolutamente inedita di una turista straniera, la Mary del titolo, che viene a trovarsi, durante il Carnevale 2020, ostaggio della pandemia, in Canavese, terra d'origine della famiglia del marito, emigrata in Canada negli anni '50. «La forzata clausura - spiega Barsimi - si trasforma inaspettatamente nell'occasione per riandare indietro nel mondo dei ricordi della famiglia di vecchia stirpe canavesana e per affrontare, in una sorta di diario epistolare, divagazioni che riguardano accadimenti eccezionali che, a pieno titolo, entreranno nell'immaginario collettivo e nella storia dell'uomo “globalizzato”». Clausura che segna anche l’inizio della serie di lettere destinate a tenere aperto il dialogo con la sorella rimasta a casa, a Toronto, «ma si aprono – evidenzia - diversi scenari che vanno dalla dalle osservazioni sull’ambiente, in cui da turista si è ritrovata a essere una specie di ostaggio; ci sono, inevitabili, le divagazioni storiche sulla famiglia del marito, in cui la protagonista entra, in modo sommesso, con il timore di non essere accettata; c’è l’attualità e la cronaca di quanto succede nel mondo. Particolare è anche la copertina, opera di Fabio Roveyaz, illustratore di Pont-Saint-Martin, vincitore del Premio Artisti Carri da Getto, edizione 2020 intitolata alla memoria dell’artista Alfredo Samperi, con il lavoro eseguito per I Paladini di via Palma». —