Quando Baby Yoda è apparso nel primo capitolo della serie tv The Mandalorian in una culla galleggiante e oggetto di recupero da parte di un mercenario, è stato una sorpresa. Dopo aver visto i suoi grandi occhi, le orecchie a punta e le piccole mani, il mondo intero ha deciso che questo misterioso “bambino” doveva essere protetto a tutti i costi e che andava fatto tutto il possibile per scoprire la sua identità, la sua storia e il suo evidente legame con il leggendario maestro che aveva educato Luke Skywalker sulla Forza (Yoda).

Ma chi scriveva la prima stagione di The Mandalorian aveva altri piani: non ci avrebbe detto nulla di Baby Yoda, nemmeno il suo nome, fino a quando non fosse stato il momento giusto. La lunga attesa ha portato i fan a sviluppare dozzine di teorie su ciò che questo bambino (che ha intorno 50 anni) significa nel contesto e nel canone di Star Wars.

Poco importava che Jon Favreau, show runner della serie, fin dall'inizio avesse chiarito che questo personaggio non si chiamava Baby Yoda e che in tutta la sceneggiatura veniva piuttosto nominato Il Bambino senza che vi fossero altri indizi su chi potesse essere, chi fossero i suoi genitori o perché fosse solo, in una culla galleggiante in mezzo al nulla.

Molte cose sono successe nella seconda stagione di The Mandalorian (la più discussa è se Baby Yoda sia reo di genocidio dopo aver mangiato diverse tra le ultime uova di una razza sull'orlo dell'estinzione) e il rapporto tra Mando e Il Bambino (che non è stato per niente da accudire) è diventato sempre più forte. Infine, è apparso il personaggio di Ashoka Tano, che non si è limitata a distruggere i suoi nemici con due spade laser, ma ha anche rivelato le informazioni più importanti sul piccolo alieno verde.

Come si chiama realmente il presunto Baby Yoda

Ashoka Tano, personaggio   spiega a The Mandalorian che il nome del Bambino è Grogu e gli rivela alcuni dettagli sul suo passato, che purtroppo non dicono molto su ciò che potrebbe riservare il futuro per il duo ormai passato a un rapporto padre-figlio. Un ragazzetto alieno speciale ma ormai così pieno di emozioni legate a Mando che la guerriera jedi si rifiuta di prenderlo come padawan, ovvero suo discepolo da addestrare.

Tano si è infatti rivolta a Baby Yoda che da ora chiameremo col reale nome (Grogu) da jedi a jedi, ovvero intrattenendo una conversazione silenziosa usando la forza. In quell'occasione ha scoperto cosa c'er da sapere del Bambino. Il pargolo Grogu precedente noto agli spettatori come Baby Yoda è cresciuto in un tempio jedi sul pianeta Coruscant dove è stato seguito da molti maestri durante i suoi primi decenni di vita. Ha dovuto però rimanere nascosto dopo le Guerre dei Cloni e si è perso. Si è perso così tanto che nemmeno lui ricorda cosa sia successo: i suoi ricordi non sono molto chiari.

Tano non sa se Grogu, che le dà una piccola dimostrazione del fatto che il suo potere non è andato perduto, possa essere collegato o meno a Yoda, sottolinea soltanto che nella sua vita ha conosciuto giusto un altro come il piccolino, un grande maestro che aveva fatto da maestro al migliore di tutti.

Ashoka Tano riesce anche ad andare a fondo nella connessione che si è stabilita tra Grogu e Mando e purtroppo la forza di questo rapporto finisce per rendere il piccolo più vulnerabile alle proprie emozioni e all'uso errato del suo potere. Questo non significa che l'ex Baby Yoda possa essere un cattivo, ma solo che essere in balia delle proprie emozioni espone qualsiasi jedi alla corruzione e al rischio di passare prima o poi al lato oscuro della Forza.

C'è ancora molta strada da fare nella storia di Grogu - Baby Yoda e Mando. Non sappiamo dove andranno o se il bambino si riunirà alla sua famiglia a un certo punto, ma almeno possiamo chiamare Il Bambino con il suo nome e abbiamo avuto conferma del fatto che ha in sé un grande potere e che per questo era costretto a starsene nascosto per sfuggire a chiunque avesse voluto usare quel potere per fare del male.

La parte migliore di questo episodio pieno di rivelazioni? Vedere quanto Baby Yoda sobbalza quando sente Mando pronunciare il suo nome.