Dormono durante il servizio, vigilantes padovani indagati per truffa
L'agenzia Patrol denuncia due suoi uomini dopo averli fatti seguire da un investigatore privato
PADOVA.Prima la segnalazione interna, poi l’accertamento mettendo alle costole dei due dipendenti infedeli un investigatore privato. E quando il sospetto è diventato una “quasi” certezza, ecco che la Patrol ha presentato una denuncia.
Così sono finiti sotto inchiesta due vigilantes, ormai ex, accusati di truffa nei confronti dell’istituto di vigilanza: avrebbero dormito durante le ore straordinarie chieste e concesse per poter svolgere meglio e in modo più completo l’attività di servizio.
Il procedimento penale è sul tavolo del pubblico ministero Sergio Dini che ha affidato l’inchiesta alla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri della procura. I due lavoratori sono già stati licenziati.
La segnalazione
La segnalazione sarebbe scattata dall’interno dell’istituto che conta centinaia di lavoratori, addetti alla sicurezza che, in questi difficili mesi, hanno lavorato spesso con duri turni esponendosi anche a rischi personali. I vertici vengono messi al corrente dei sospetti: la nota è piuttosto dettagliata e precisa. Da qui la decisione di incaricare un investigatore privato per i doverosi accertamenti prima di firmare un’eventuale denuncia all’autorità giudiziaria. I due da controllori diventano (anche) controllati: prima tocca all’ uno, poi all’altro.
Ma i comportamenti non cambiano: tra il maggio e lo scorso giugno avrebbero fatto i furbi. Eppure proprio i due avevano chiesto di poter allungare l’orario lavorativo notturno. La giustificazione? Non riuscivano nell’arco delle ore regolamentari a svolgere tutto il lavoro previsto.
L’indagine
Tuttavia il detective scopre che i vigilantes (in separata sede) quelle ore in più le avrebbero trascorse dormendo in due differenti aree sosta cittadine. Ricco di dettagli il rapporto dell’investigatore pare corredato da fotografie, tutto trasmesso in procura. —
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