Muore a 58 anni noto dipendente dell’Unicoop
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Responsabile del magazzino di Vignale, era stato l’anima del Trescone ed era attivo anche nel volontariato
FOLLONICA. La città del golfo piange la scomparsa del responsabile del magazzino di Unicoop a Vignale e dipendente della società da trenta anni.
Nato nel 1962 e cresciuto nella città del Golfo, da qualche anno abitava con la moglie Iris e la figlia Rachele a Principina ma il suo legame con Follonica è rimasto sempre saldo, così come quello con gli amici che dagli anni del liceo hanno condiviso con lui numerose esperienze. E proprio chi lo conosceva fin dai tempi della scuola ricorda Marco Monetti, cinquantotto anni, come una persona eclettica, sportiva e con mille interessi, dallo sci alla vela. Negli Anni ’80 è stato uno dei principali animatori del Trescone, lo storico spettacolo organizzato ogni anno dagli studenti del liceo scientifico e diventato nel tempo uno degli appuntamenti culturali più importanti e conosciuti della città del golfo.
Marco era una persona positiva, buona e disponibile, patito dell’elettronica e dell’informatica; attivo anche nel volontariato e in particolare nel comitato di Follonica della Cri sono in tanti oggi a ricordarlo lasciando un messaggio o un pensiero sulla sua pagina Facebook nella quale, qualche giorno fa, aveva raccontato i suoi problemi di salute culminati i primi giorni di ottobre con un ricorso al pronto soccorso e poi con un ricovero all’ospedale di Grosseto per quattro giorni. «Volevo ringraziare i medici e gli infermieri che mi hanno accolto e curato con una professionalità, una gentilezza e una disponibilità che non ha eguali – ricordava Marco nel post – Personale giovane che ha saputo sdrammatizzare interessandosi sempre in una situazione di estremo disagio dovuta a tutte le limitazioni che il Covid incrementa».
«Era una persona buona e disponibile – ricorda Massimo Vinciarelli, collega di lavoro e amico di Marco – per ricordare tutto quello che ha fatto non basterebbero i 58 anni che ha vissuto. Ordinato, positivo, sempre sorridente, lascerà un vuoto difficilmente colmabile in chi lo conosceva e nei suoi compagni di lavoro». —
m. n.