Dignità, gli industriali: "Effetti su disoccupazioni peggiori di stime Inps"
Le stime Inps sulla disoccupazione che comporta il dl Dignità? Persino ottimistiche. A dirlo è Confindustria che - in audizione alla Commissione Lavoro alla Camera - punta il dito sulle misure che dovrebbero incentivare i contratti a tempo indeterminato e che invece finiscono per scoraggare gli imprenditori a confermare i lavoratori. "Il provvedimento in esame innalza del 50% le indennità dovute in caso di licenziamento illegittimo, finendo per ridurre la convenienza relativa del contratto a tempo indeterminato che, invece, si vorrebbe promuovere con le restrizioni sul lavoro a tempo determinato", scrivono gli industriali nella relazione, "L'ulteriore aumento delle mensilità dovute rischia di scoraggiare anche le assunzioni a tempo indeterminato".Inoltre, "il fatto che per contratti tra i 12 e i 24 mesi sia richiesto alle imprese di indicare le condizioni del prolungamento, esponendole all'imprevedibilità di un'eventuale contenzioso, finisce nei fatti per limitare a 12 mesi la durata ordinaria del contratto a tempo determinato". E questo può generare "potenziali effetti negativi sull'occupazione oltre quelli stimati nella relazione tecnica al decreto (in cui si fa riferimento a un abbassamento della durata da 36 a 24 mesi)". Il riferimento è alla relazione che accompagna il dl e che parla di una perdita di 8mila posti di lavoro all'anno a partire dal 2019. img src=http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/styles/content_foto_node/public/foto/2018/02/05/1517829659-bocciaconfindustria.jpg /