Crollo dei mercati finanziari, altro che spettro urne. Il problema è ancora una volta bancario
È possibile che il tonfo di martedì 8 maggio sia stato in parte amplificato da qualche preoccupazione di carattere politico, ma da qui a tentare di utilizzare strumentalmente una seduta di Borsa per tirare acqua al proprio mulino politico ce ne passa. Piuttosto varrebbe la pena analizzare il perché, ancora una volta, a essere colpite dalle vendite sono proprio le banche. La querelle su Unicredit
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