Banksy, il senzatetto diventa Babbo Natale: il video che emoziona
L’opera d’arte di Natale di Banksy è dedicata ai senzatetto. È apparsa ieri a Birmingham, su un muro di mattoni in Vyse Street, il quartiere delle gioiellerie: in un video pubblicato sulla pagina Instagram dello street artist dall’identità ancora sconosciuta, si vede un senzatetto di nome Ryan mentre beve un drink prima di coricarsi su una panchina, dove ha sistemato le sue cose, per trascorrere la notte. Ma mentre la telecamera si allontana, si vede una coppia di renne dipinte sul muro accanto alla panchina: sembrano portare via il senzatetto, sulla panchina che diventa una slitta, come se fosse davvero lui Babbo Natale, in un cielo pieno di stelle.
La didascalia del video dice: «Dio benedica Birmingham. Nei 20 minuti in cui abbiamo filmato Ryan su questa panchina, i passanti gli hanno dato una bevanda calda, due barrette di cioccolato e un accendino, senza che lui non chiedesse mai nulla».
Un’opera a tema natalizio, che aiuta a essere sempre più consapevoli della condizione dei senzatetto che, ogni notte, devono sopravvivere alle temperature rigide dell’inverno.
Anche in Italia è emergenza: sono oltre 51 mila i senzatetto a rischio freddo, con sistemazioni precarie sui marciapiedi, nelle stazioni e sotto i portici delle città e per i quali l’unica speranza sono i servizi di assistenza dei comuni, le associazioni di volontariato e le cooperative sociali che si occupano delle fasce più disagiate. Lo segnala un’analisi di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative. Pochi giorni fa, un clochard è stato trovato morto a Milano, sulla sua carrozzina, coperto solo da un piumone.
«L’abbassamento delle temperature sta creando una situazione ad alto rischio per chi non ha una casa o un rifugio: dai clochard ai ragazzi sbandati, dagli anziani ai padri separati e magari disoccupati che non hanno più le risorse per pagarsi una abitazione», spiega il rapporto. «Più di 8 senzatetto su 10 (dati Istat) sono maschi e in oltre la metà dei casi si tratta di stranieri. Si tratta di una fascia di disagio sociale che comprende i 300 mila nuovi poveri che fra il 2016 e il 2017 hanno fatto superare all’Italia la quota di oltre 5 milioni di persone che vivono in miseria. Un panorama di difficoltà materiali e sociali nella rientrano anche 1,4 milioni di persone sopra i 65 anni che non possono pagarsi un pasto completo o le bollette di luce e riscaldamento».