Preso l’aggressore col cacciavite di Suzzara: è accusato di tentato omicidio
È stato individuato, preso e condotto in carcere con l’accusa di tentato omicidio il 40enne ritenuto responsabile dell’aggressione del 10 gennaio nel parcheggio del supermercato di via Madre Teresa di Calcutta, a Suzzara. Al culmine di una lite, l’uomo, di origine marocchina, ha conficcato nella narice di Abbes Elyyaloui, residente a Pegognaga, un cacciavite, procurandogli gravi lesioni. Poi è fuggito a bordo di un'altra auto di un amico.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’aggressore ha speronato prima la Volkswagen Golf guidata da Abbes, quindi lo ha inseguito, e infine l’ha ferito al naso con un cacciavite. Il fatto è avvenuto intorno alle 14.30 nel parcheggio privato di un supermercato, dove si trovano anche un bar e un negozio per la vendita di prodotti per la casa e per l’igiene personale.
Tutte le attività erano a pieno servizio e con gente intenta chi a fare acquisti, chi in pausa pranzo e chi a consumare un caffè. La scena che si è presentata ai loro occhi è stata terrificante e ha lasciato tutti attoniti e sconvolti. Alcune commesse, per la paura, si sono rifugiate in un angolo del negozio e hanno allertato il 112. Probabilmente all’interno del parcheggio si è consumato l'epilogo di una ruggine che i due uomini avevano da tempo. Non si esclude che ci possa essere stata una sorta di regolamento di conti.
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L’interrogatorio
Una supposizione che è stata avallata dall’aggressore l’11 gennaio in carcere, nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto condotta dal giudice per le indagini preliminari Antonio Serra Cassano. Il 40enne ha sostenuto di avere discusso con Abbes, con il quale ha un rapporto di parentela, per questioni nate in Marocco, diverbi familiari che si sono trascinati anche in Italia, dove l’aggressore, sposato e padre di tre bimbi, vive e lavora da anni, senza aver mai avuto problemi con la giustizia.
Ha raccontato di aver usato il cacciavite, che teneva in auto perché doveva fare alcuni lavori a casa, soltanto per difendersi dalle minacce sia del cugino sia dell’uomo che sedeva al suo fianco, quest’ultimo pregiudicato. Lo avrebbero minacciato perfino di uccidere i suoi bambini, sventagliando un coltello. Lui a quel punto si sarebbe difeso.
Con la sua Renault Scenic ha speronato volontariamente la Golf del cugino, che ha provato a fuggire ma è stato raggiunto e ferito. Lo scontro tra le due auto ha coinvolto involontariamente altre due persone totalmente estranee che avevano parcheggiato le loro macchine, una Fiat Multipla e una Fiat Tipo, davanti al bar dove stavano bevendo un caffè.
I soccorsi
La prima a soccorrere il 30enne ferito è stata una addetta del supermercato che è anche volontaria della Croce Rossa di Suzzara, che ha cercato di tamponare la forte emorragia dal naso con una sacca di ghiaccio, in attesa dell’arrivo del 118. Il 30enne è stato poi trasportato con un’ambulanza della Croce rossa di Suzzara al Poma in codice giallo. Il giudice ha ora tempo 48 ore per convalidare l’arresto e decidere per la custodia cautelare in carcere o per i domiciliari. Nei prossimi giorni amministrazione comunale, polizia locale e carabinieri effettueranno un sopralluogo nel parcheggio per verificare la possibilità di installare videocamere di sorveglianza.