Compie 30 anni l’Accademia della Follia: una giornata al Rossetti di Trieste racconta la storia del teatro che liberò i matti
TRIESTE Una grande, stupefacente, articolata avventura collettiva nell’ambito del movimento di trasformazione psichiatrica triestina. Un percorso di ricerca, conoscenza e mutamento in cui si muovono “matti di mestiere e attori per vocazione”.
L’Accademia della Follia – Claudio Misculin celebra i suoi primi trent’anni. Fondata nel '92 dal suo storico maestro di teatro assieme ad Angela Pianca e Cinzia Quintiliani, festeggia questo suo storico compleanno venerdì, al Politeama Rossetti, dove l’iniziativa è stata presentata ieri mattina. Dal 2007 la compagnia allestisce la maggior parte dei propri spettacoli teatrali in coproduzione con il Teatro Stabile regionale.
Sarà innanzitutto la Sala Bartoli a ospitare i primi due appuntamenti, entrambi a ingresso libero. Alle 17.30 verrà presentato il Teaser del film-documentario di Erika Rossi “Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza”, attualmente in lavorazione, prodotto da Ghirigori e Accademia della Follia, finanziato dal Fondo audiovisivo Fvg e Fvg Film Commission. Il documentario ripercorre la storia umana ed artistica di Claudio Misculin e dei suoi “mattattori”. Alle 18 si proseguirà con la presentazione del libro, a cura di Angela Pianca e Franco Rotelli “Accademia della follia, un viaggio lungo trent’anni” (Negretto Editore, Collana Cause e Affetti, 2022). Tanti autori diversi raccontano la storia autentica e le originali invenzioni dell’esperienza umana e artistica di Misculin e della sua creatura.
Alle 20.30 le celebrazioni si sposteranno alla sala delle Assicurazioni Generali, con lo spettacolo co-prodotto con lo Stabile regionale “Noi sappiamo i nomi, in viaggio con Pier Paolo Pasolini”, regia di Antonella Carlucci, assistente alla regia Marzia Ritossa, movimenti di scena di Sarah Taylor, canto a cura di Alice Gherzil, musiche a cura di Mario Rui, testo a cura di Angela Pianca. Il teatro dell’urlo dell’Accademia della Follia, i suoi temi e i suoi testi si incrociano al pensiero straordinario di Pier Paolo Pasolini, in un viaggio con atmosfera onirica focalizzato sulla dignità umana, in un sogno incosciente tra la ragione e la follia. In scena Gabriele Palmano, Carmela Bevilacqua, Pavel Berdon, Raffaele Rammaro, Giulia Misculin, Paola di Florio, Beatrice Da Rios, Giuseppe Feminiano, Franco Cedolin, Alice Gherzil, Giordano Vascotto, Jasmine Bastiani, Analìa Veronica Casares.
L’Accademia della Follia è stata fondata nel 1992, a Rimini, durante un convegno al Teatro Comunale Novelli. I tempi, allora, erano maturi e soprattutto necessari nel dare un coordinamento in rete e una maggiore visibilità a un progetto teatrale e culturale già in corso. In quegli albori degli anni Novanta Misculin e Pianca stavano infatti correndo su e giù per l’Italia per seguire sei laboratori in cui attori a rischio, portatori di disagio psichico, fisico e sociale, erano protagonisti dei loro spettacoli, video e conferenze. Robe da matti, nel senso di idee che rompono gli schemi e “vedono oltre”, la scintilla di tutto questo però era scoppiata tra il 1981 e il 1983, nel Parco di San Giovanni e nell’esperienza e la rivoluzione di Franco Basaglia.
«Siamo stati dei pionieri – racconta Angela Pianca – perché prima non esisteva nulla di simile in Italia e in Europa. Abbiamo creato un laboratorio dove il teatro fosse strumento di mediazione tra soggetti più diversi, senza etichette. Non era diretto a categorie, bensì aperto a tutti». «La nostra cifra identitaria – continua Pianca – era scoprire altri modi di essere oltre la maschera della diagnosi e della terapia, agli occhi di se stessi e degli altri, giocare con altre identità, non solo quella di matto». Nella presentazione delle celebrazioni di venerdì è stato sottolineato come Misculin sia stato il grande affabulatore di questa grande avventura, riuscendo a tirare fuori da ogni spaesata creatura che approdava nel suo cerchio magico talenti, abilità che potessero avere la dignità di stare in scena in modo professionale. Nel 2011 l’Accademia ha ricevuto la “Medaglia al Merito nel Campo delle Arti, della Cultura e dello Spettacolo”, dalla presidenza della Repubblica per il Progetto Extravagância realizzato in Brasile. Nel 2019 è scomparsa la sua guida storica, ma l’associazione si è ricostituita come Accademia della Follia – Claudio Misculin e continua il suo percorso accompagnata da professionisti in campo teatrale, coreografico, vocale e musicale. Nel luglio di quest’anno l’archivio di Misculin e dell’Accademia è stato ufficialmente riconosciuto dalla sovraintendenza archivistica del Friuli Venezia Giulia per il suo “grande valore culturale ed elevatissimo valore sociale per la storia nazionale”.