Zalando se ne va, 200 lavoratori a rischio

Per loro trasferimento nello stabilimento di Verona o licenziamento. Il sindacato tratta, questa mattina l’assemblea

STRADELLA

A fine anno chiuderà i battenti la logistica Zalando di Stradella, mettendo a rischio 200 posti di lavoro. L’annuncio è stato dato da Fiege Logistics e consorzio Ucsa, partner dell’azienda nell’operazione che cinque anni fa ha portato in Oltrepo il primo magazzino di Zalando fuori dalla Germania, ai sindacati, che hanno già aperto una prima trattativa.

Tutto nel Veronese

Il colosso tedesco, infatti, ha deciso di concentrare tutta l’attività nel nuovo centro di Nogarole Rocca, in provincia di Verona, inaugurato all’inizio di quest’anno con un investimento di 200 milioni di euro. Da qui la necessità di chiudere il magazzino di Stradella, dove al momento ci sono circa 200 lavoratori a tempo indeterminato e una serie di contratti a tempo determinato in scadenza tra giugno e luglio. Ad incidere sulle scelte dell’azienda è stato anche il calo di volumi di lavoro dovuti all’emergenza Coronavirus, visto che, negli anni scorsi, a pieno regime, il magazzino era arrivato ad impiegare anche 550 addetti.

«Purtroppo l’azienda ha deciso che non era più conveniente tenere attiva un’altra logistica a 150 km di distanza e di concentrare tutto in un unico hub che servirà i Paesi del sud Europa – spiega Sergio Antonini, segretario generale Filt Cgil di Pavia, che sta seguendo la trattativa -. La Fiege ha proposto ai lavoratori che da luglio si renderanno disponibili a spostarsi a Verona l’assunzione a tempo indeterminato, con lo stesso inquadramento contrattuale, non più tramite la cooperativa ma direttamente con loro. La proposta è interessante, anche perché significa mantenere stipendi da 1000/1200 euro al mese, ma per molti lavoratori che hanno preso casa qui in zona, sono sposati e hanno famiglia, rischia di essere estremamente complicata. Potrebbe essere più allettante per gli operai più giovani».

Oggi l’assemblea

Oggi, dalle 8 alle 10, nella struttura coperta del centro sportivo “Liros” di Broni la Cgil pavese ha convocato un’assemblea dei lavoratori per discutere della questione, in vista del prossimo tavolo di confronto del 16 giugno. Nel frattempo il sindacato ha avanzato alcune proposte per cercare di salvaguardare il più possibile l’occupazione: «Abbiamo chiesto al consorzio Ucsa, che gestisce circa 1500 soci in vari impianti della zona, di fare la sua parte – aggiunge Antonini – e di favorire il reinserimento dei lavoratori che decideranno di non andare a Verona, in magazzini non troppo lontani da Stradella, come Zara e Leroy Merlin a Castel San Giovanni». La Cgil, inoltre, ha chiesto garanzie per chi deciderà di spostarsi a Verona, proponendo alla Fiege aiuti per trovare un’abitazione e agevolazioni per pagare l’affitto.

«Siamo preoccupati – conclude Antonini -, siamo all’inizio della trattativa però questa chiusura è sicuramente un duro colpo per il territorio». —

Oliviero Maggi