Motomondiale, Carmelo Ezpeleta: “La nostra idea è quella di iniziare a fine di luglio. Faremo due gare in molti circuiti”
Il mondo dello sport è ormai in impasse da diverse settimane a causa dell’emergenza Covid-19. Il Motomondiale è praticamente fermo al palo e sono al vaglio diverse opzioni per la ripartenza, che in realtà riguarderà Moto3 e Moto2 che hanno disputato un gran premio mentre per la MotoGp sarà l’esordio stagionale.
Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha spiegato in un’intervista rilasciata a Dazn Spagna e ripresa da Marca come intende portare a termine questa travagliata stagione: “La nostra idea era di iniziare alla fine Luglio per rimanere in Europa fino a metà novembre più o meno e, successivamente, se a novembre e fino a metà dicembre sarebbe è stato possibile recuperare gare fuori dall’Europa, in località calde. Se ciò non fosse possibile, il Motomondiale finirebbe in Europa“.
Ovviamente bisognerà capire quando e dove si disputeranno le gare, anche in considerazione della cancellazione dei gran premi di Germania, Paesi Bassi e Finlandia: “Laddove fosse necessario faremo due gare su diversi circuiti. Stiamo discutendo con Brno, anche con l’Austria e con l’Italia, per esaminare anche le diverse possibilità. Stiamo osservando tutte le gare in Europa a porte chiuse. Tutti loro, non solo quelli spagnoli, ma anche quello di altri paesi “.
Altre grande incognita secondo Ezpeleta è rappresentata dalle misure di sicurezza che dovranno rispettare i piloti: “Con le attuali misure, i piloti extraeuropei dovrebbero venire in Europa almeno 14 giorni prima che il primo Grand Prix abbia luogo. Verranno con il loro test che certifica che quattro giorni prima di venire non avevano i coronavirus e, da lì, quando sono arrivati faremo anche un altro test. Dopodiché, ogni giorno avremo un team con Chiron che controllerà che le persone non abbiano sintomi e che la temperatura di ognuno sarà controllata. Quindi ci sono una serie di protocolli nel caso in cui succeda qualcosa, come lo faremmo“.
salvatore.serio@oasport.it
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Foto: Lapresse