Duemila mascherine in dono da Shanghai dall’imprenditore Marco “Kito” Ferri
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Viano, in questo modo ogni abitante del paese potrà avere la sua I dispositivi spediti dalla Regione non coprivano il fabbisogno
VIANO. Una fornitura speciale, arrivata grazie al legame mai interrotto con un vianese lontano. Nei giorni scorsi è iniziata la preparazione delle confezioni delle mascherine protettive che il Comune di Viano distribuirà ad ogni singolo residente, in collaborazione con l’associazione “Giovani Viano”.
La differenza grande è proprio questa: a Viano ogni abitante avrà una protezione per la bocca. La Protezione civile regionale ha mandato agli enti locali emiliano-romagnoli mascherine sufficienti a coprire il fabbisogno di ogni nucleo famigliare, più o meno, così da consentire almeno a un componente della famiglia di uscire in sicurezza per le necessità urgenti, a partire dalla spesa. Viano, che viaggia attorno ai 3.300 abitanti, ha ricevuto più di mille mascherine, ma potrà alzare il numero complessivo grazie a duemila ulteriori mascherine arrivate dalla Cina grazie a Marco “Kito” Ferri, vianese doc, da dieci anni residente a Shanghai, dove opera per un marchio internazionale di abbigliamento.
Ferri è sempre in contatto con casa, e quando ha visto che anche l’Italia si è trovata a fronteggiare un’emergenza durissima ha pensato di dare una mano. A Shangai ha messo insieme duemila dispositivi di protezione personale, forniti dalle ditte con cui opera abitualmente, e le ha inviate al suo paese con spedizioni separate, per evitare blocchi e sequestri, non rari in queste settimane convulse. I pacchi sono arrivati a destinazione, e quindi il Comune di Viano si è trovato con mascherine sufficienti per tutte le persone che vivono nel territorio.
Venerdì la macchina distributiva si è avviata:i volontari dell’associazione “Giovani Viano”, assieme all’assessore Stefano Consolini, hanno preparato le confezioni da consegnare, usando come busta dei sacchetti da freezer forniti gratuitamente dal supermercato Conad del paese, poi completati con un’etichetta. Già nel pomeriggio di venerdì, poi, sono partiti i primi “corrieri” (sempre i ragazzi dei Giovani Viano), che hanno imbucato i pacchetti nelle cassette delle lettere, senza suonare il campanello e senza avere contatti con i cittadini, già preavvisati.
«Questa scelta della consegna è stata fatta per evitare di creare assembramenti di persone nel ritiro e per far girare il minor numero di persone possibile», racconta il sindaco Nello Borghi. «Ringrazio tutti quelli che si sono messi a disposizione, dai volontari al Conad, e un pensiero speciale lo vorrei dedicare a “Kito” Ferri, che a migliaia di chilometri di distanza ha voluto pensare al suo paese e ci ha messo a disposizione una fornitura davvero preziosa in questa fase. Grazie davvero a Marco», conclude Borghi.