Lapo Elkann: «Joana Lemos e la voglia di costruire una famiglia»
Con i capelli biondo platino e una t-shirt bianca, Lapo Elkann si è seduto all’interno del salotto di Mara Venier. «Quando vengo da te, mi sento a casa. Sono sempre molto sereno», ha detto l’erede Agnelli, che alla conduttrice Rai si è raccontato senza filtri, spiegando come un passato buio sia stato preludio di un futuro luminoso.
«Il Lapo di prima era un Lapo insicuro, meno convinto di se stesso, che stava meno bene con se stesso e quindi aveva bisogno di riconoscimenti esterni. Oggi non mi interessa nessun riconoscimento, mi interessa ricostruire con l’esterno e per l’esterno», ha cominciato Elkann, la cui associazione di beneficenza, fondata in Portogallo, dove risiede la nuova compagna, ha portato fondi importanti al Paese, a Israele, al Brasile e all’Italia. «La mia vita era sempre stata incentrata sull’io, ora è incentrata sul noi. La mia vita è facile perché ci sono persone che mi supportano, mi sopportano, nella costruzione dei progetti che faccio. Noi siamo esseri umani con sfaccettature più facili e più complesse. La realtà dei fatti è che senza tutti questi esseri umani con i quali lavoro e collaboro, io non farei nulla di quello che faccio», ha poi continuato, menzionando – tra gli esseri umani sopra citati – la fidanzata, Joana Lemos.
«Gran parte del mio successo e della mia vitalità, è merito suo. La serenità che ho e la voglia che ho di costruire una vita con lei e con nessun’altra donna è sempre merito suo. Lei ha due figli incredibili, siamo già una famiglia. Uno dei suoi figli gioca a calcio, ha giocato nella Fiorentina con Paulo Sousa e un altro, bravissimo ragazzo, vuole fare l’attore, sembra Alain Delon. Sono incredibili, davvero. La realtà dei fatti è che io non vedo l’ora di costruire con lei una vita familiare. Ha fatto uscire la miglior versione di me», ha ammesso Elkann.